Una rimonta pazzesca, 867 millesimi recuperati ai danesi in una manciata di giri. Così l’Italia dell’inseguimento a squadre ha messo al collo l’oro alle Olimpiadi. Merito soprattutto di Filippo Ganna, la locomotiva di Verbania, che nelle fasi finali decisive ha guidato il quartetto azzurro al successo firmando il sorpasso. Il record è del mondo. La medaglia è d’oro. Ma il dna è piemontese. Straordinario Filippo Ganna e straordinari i nostri Azzurri. Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte
Un Filippo Ganna meraviglioso insieme a Francesco Lamon, Simone Consonni e Jonathan Milan fa un nuovo record del mondo. Come ieri la corazzata guidata dal verbanese si è trovata in svantaggio, poi il grande recupero e la vittoria. Il Giornale dello Sport
Gli Azzurri del quartetto dell’inseguimento a squadre nel ciclismo su pista sembrano marziani della velocità. Gli ultimi tre giri in continua rimonta, senza fiato con una la guida di un fuoriclasse, Filippo Ganna, e una squadra che ha fatto l’impossibile. Vanity Fair
L’ultimo cambio ha visto Filippo Ganna portarsi in testa: il campione del mondo a cronometro su strada ha compiuto un’azione sovrumana, recuperando il gap e tagliando il traguardo con i suoi compagni con il nuovo record del mondo. Proprio Ganna viene esaltato sui social e su lui sono puntati gli occhi di tutti. BlogTiVu
Filippo Ganna è stato il grande protagonista del quartetto che ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Il Campione del Mondo a cronometro ha preso in mano la situazione quando mancavano quattro giri al termine della gara: a 1000 metri dal traguardo l’Italia accusava un ritardo superiore agli otto decimi nei confronti della Danimarca. Serviva un’impresa magistrale per rientrare sui nordici e mettere le mani sul titolo a cinque cerchi: il piemontese ha letteralmente messo il turbo e ha trascinato i compagni verso l’apoteosi. iNBiCi
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