In occasione delle elezioni politiche del 25 settembre, si è tenuto presso la sede di Unione Industriale Vco un incontro con i candidati della circoscrizione organizzato da Unione Industriale Vco, Ance Vco, Federalberghi Vco e Confcommercio Alto Piemonte – Sezione Vco. Hanno partecipato al dibattito Mirella Cristina (FI), Alberto Gusmeroli (Lega), Enrico Borghi (PD), Luca Zacchero (M5S), Luigi Marattin (Azione-Italia Viva); moderatore Luca Bilardo, giornalista de La Stampa. Ecco il comunicato stampa diffuso a conclusione dell’incontro.
Le tematiche affrontate dai candidati sono state molteplici. La prima, più attuale e sentita dall’intero comparto economico, è quella legata al “caro energia”, in merito a cui le associazioni chiedono:
- misure mirate al contenimento dei costi delle bollette;
- introduzione di un tetto al prezzo del gas con il mantenimento dell’aliquota IVA al 5%;
- destinazione di una quota nazionale di produzione da fonti rinnovabili a costo amministrato all’industria manifatturiera;
- stabilizzazione dei meccanismi agevolativi in materia di riqualificazione energetica ed edilizia, semplificando le norme, migliorando il meccanismo della cessione del credito, garantendo controlli
- inserimento nel CSEA delle strutture ricettive in quanto di fatto gli hotel sono aziende energivore, e nel contempo prorogare e rafforzare e rendere inclusivi i crediti di imposta per aziende non “energivore” e “non gasivori”.
Sullo scottante tema del “caro energia”, il presidente di Unione Industriale Vco, Michele Setaro, ha lanciato un grido d’allarme: “La situazione ha raggiunto e varcato, abbondantemente, il limite di sopportazione da parte delle imprese, che corrono rischi enormi e destabilizzanti. Finora le imprese, anche nel nostro territorio, sono state capaci e flessibili, tanto da sapersi difendere meglio di altre, ma ora alla nostra Associazione, che sta conducendo un attento monitoraggio della delicata situazione, giungono segnalazioni, da parte delle aziende, di casi di bollette decuplicate, che impongono immediati interventi di sostegno. E’ già tardi, l’industria non può aspettare ancora”.
Il presidente di Federalberghi Vco, Gianmaria Vincenzi, si è soffermato sul tema delle fonti rinnovabili, portando all’attenzione della platea un problema burocratico che, di fatto, impedisce a molte aziende, anche ricettive, di poter installare impianti fotovoltaici in quanto ad oggi, nonostante le relative domande siano state presentate da tempo, gli uffici dell’Agenzia delle Dogane non hanno ancora fornito la certificazione necessaria.
Al grido d’allarme si è unito anche il presidente Ance Vco, Rino Porini, che a fronte degli aumenti sconsiderati degli ultimi mesi si dice preoccupato anche per il comparto edile: se da un lato infatti i vari bonus hanno contribuito a risollevare il settore che da dodici anni era in recessione, negli ultimi periodi si è assistito a vertiginose impennate del costo dei materiali, tali da far temere per la chiusura di numerosi cantieri e mettere a rischio la conclusione dei lavori, anche per realizzazioni legate al PNRR.
Massimo Sartoretti, presidente di Confcommercio Alto Piemonte/Ascom Vco, ha puntato l’attenzione sulla valorizzazione del commercio di prossimità per contrastare il degrado e l’isolamento delle aree periferiche, sulla viabilità del territorio, sull’introduzione di una mancia obbligatoria per la ristorazione e sull’esigenza di coordinare a livello nazionale le politiche per il turismo.
Il dibattito è quindi proseguito sulla tematica del mercato del lavoro e dei costi che le aziende si trovano ad affrontare. All’unisono le Associazioni hanno chiesto una “riduzione del cuneo contributivo e fiscale” specifico di “frontiera” nei confronti delle imprese che rientrano in un range di 50-60 km dal confine svizzero, che affrontano da anni ormai il problema del “dumping salariale”.
Altra tematica che ha acceso il dibattito è quella legata ai “giovani e lavoro”. Al proposito, è stata evidenziata:
- la difficoltà del reperimento di manodopera qualificata;
- come sia necessario un orientamento dei giovani alle scuole tecniche;
- come sia necessario l’incontro tra la domanda ed offerta di lavoro, ad oggi assente;
- come si debba prevedere almeno sei mesi di stage (retribuito) nelle aziende da considerarsi di fatto “formazione scolastica”, come accade già da tempo all’estero e nella vicina Svizzera.
Sempre legato al tema del lavoro, viene affrontato il tanto discusso “reddito di cittadinanza” e il problema legato alla Naspi per il settore del turismo e della ristorazione, che di fatto comportano delle storture, anche nel reperimento del personale.