L’ODG APPROVATO A CONCLUSIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULLA SANITA’

L’ODG APPROVATO A CONCLUSIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULLA SANITA’

A conclusione del consiglio comunale aperto sul tema “Funzionalita’ Ospedale Castelli, assistenza Medici medicina generale, servizi territorialisvoltosi al Palasport, è stato approvato all’unanimità dei consiglieri presenti un ordine del giorno/mozione presentato dai gruppi consiliari di maggioranza. Eccone il testo integrale:

PREMESSO CHE Il Consiglio Comunale di oggi, 11 dicembre 2021, si svolge in modalità “aperta, con la presenza attiva della cittadinanza e associazioni, proprio affinché i cittadini possano conoscere la realtà attuale, illustrare eventuali problemi occorsi e avanzare delle proposte che saranno esaminate. 

PRESO ATTO CHE Persistono, purtroppo, alcuni elementi non risolti già contenuti nellordine del giorno approvato a maggioranza nel precedente Consiglio Comunale del 30 giugno 2021 (e anche nel precedente O.d.G. approvato dal C.C. dell11 marzo 2021) relativamente a problematiche della sanità locale. Quali, a titolo esemplificativo, la mancata completa riapertura dei posti letto di Unità Terapia Intensiva Coronarica, la parziale ripresa delle attività delle sale operatorie, il ridimensionamento delle malattie cardiologiche ricoverabili nellospedale cittadino, la quasi impossibilità di avere prestazioni ambulatoriali di radiologia e di altre specialità (urologia per esempio) a cui si sommano precedenti decisioni di spostare altrove attività da sempre svolte anche al Castelli (per esempio limpiantistica di pacemakers e defibrillatori, lattività chirurgica che si svolge in “day hospital, etc...) unite alle notizie, seppur non confermate, circolate di recente sul proposito di spostare altrove anche alcune tipologie di attività endoscopica (colangiografia retrograda). 

CONSTATATO CHE Tali disfunzioni costringono i cittadini a doversi rivolgere a centri convenzionati e anche a centri privati non convenzionati con gli ovvi aggravi finanziari e che queste decisioni sono in palese contrasto con l’intesa sottoscritta da tutti i Sindaci del VCO nell’anno 2015 secondo la quale nessuna attività sarebbe stata spostata/soppressa prima del nuovo assetto ospedaliero. 

TUTTO CIOPREMESSO Il Consiglio Comunale rimarca che tale riduzione è avvenuta sottotraccia e senza alcuna preventiva informazione al Sindaco del Comune capoluogo, facendo così sorgere il fondato sospetto che ciò possa rappresentare quel grimaldello che potrebbe condurre a giustificare la soppressione del DEA cittadino, eventualità estremamente grave per il bacino di utenza gravitante sul capoluogo di provincia. Il Consiglio Comunale di Verbania constata che non esiste allo stato attuale alcuna programmazione regionale sia in materia di organizzazione ospedaliera che sui servizi territoriali. Edal mese di aprile che si attende una revisione del PIANO IRES allora presentato e subito ritirato per approfondimenti; un collegio tecnicoavrebbe proposto una sua integrale modifica: purtroppo, a tutto oggi, non vi è stata alcuna consultazione elo presentazione alla Conferenza dei Sindaci ASL. Risulta invece che la stessa Regione ancora non ha adottato alcun atto, mantenendo ancora valida la decisione deliberata dalla precedente giunta regionale relativa ad un Ospedale nuovo ed Unico a Ornavasso. Delibera tuttora mantenuta valida per poter usufruire, così dicono, del finanziamento promesso dallINAIL per Ornavasso, sede che, così affermano, sarà spostata altrove. Il Consiglio Comunale ritiene che Regione e ASL VCO non possano ignorare che la popolazione gravitante nella area sud della provincia è di circa 100mila abitanti (oltre ai turisti) mentre quella nell’area nord è di circa 60mila abitanti: se prevarrà la decisione di mantenere operativi i due ospedali è indispensabile correggere lattuale disequilibrio esistente in tema di offerta ospedaliera pubblica. In merito allemergenza COVID non si condividono le decisioni prese di ricoverare gli ammalati esclusivamente nel presidio verbanese, non solo fino a raggiunta capienza massima del reparto di malattie infettive e parziale di quello affine (medicina generale), ma andando anche ad occupare i posti delle specialità chirurgiche che così facendo sarebbero per l’ennesima volta (siamo purtroppo giunti alla 4o ondata) costrette a sospendere la loro attività. Il piano pandemico della Regione Piemonte (D.G.R, di settembre 2020), infatti, obbliga a dare disponibilità di posti letto a tutti gli ospedali pubblici indipendentemente dalle specialità che hanno. Si ricorda che dei 15 posti letto aggiuntivi di rianimazione assegnati alla nostra ASL dal Governo per emergenza covid sette sono stati assegnati al Castelli e altri otto agli altri 2 Ospedali del VCO

Si ritiene, quindi, che lOspedale che ha avuto sospesa lattività chirurgica (e non solo quella) per dare la dovuta accoglienza, sospendendo la sua attività abituale, debba poi esser messo in condizione di poter recuperare le liste di attesa che si sono venute a creare. Si auspica, infine, che il Sindaco del Comune di Verbania, comune capoluogo della Provincia del V.C.O., venga preventivamente informato dalla Direzione Generale dellASL V.C.O. sui criteri e sulle proposte di modificazione dei posti letto al Castelli

PRESO ATTO, INOLTRE, CHE la pandemia ha messo in evidenza limportanza della sanità territoriale, si auspica che i fondi europei del PNRR, pur se insufficienti, possano contribuire a promuovere un iniziale salto di qualità e di efficienza in questo tassello fondamentale dellassistenza sanitaria. Nella nostra realtà (intero VCO), sulla base delle risorse assegnate dallo Stato, la Regione ha previsto il finanziamento di 3 nuove Case di Comunità (ex case della salute) con presenza medica e infermieristica almeno 12 h, 6 giorni su 7, di un Ospedale di Comunità (con presenza infermieristica H24 e di un medico almeno 4h/die) inteso quale struttura che svolge funzioni intermedie tra il domicilio e il ricovero ospedaliero) e di 2 Centrali operative territoriali a gestione infermieristica con funzioni di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra i servizi e professionisti coinvolti (territoriali/sociosanitari/ospedalieri/ rete emergenza urgenza). 

VISTO CHE I termini per la decisione ove ubicare queste strutture sono stati prorogati di 2 mesi (scadranno quindi a fine febbraio) si chiede che la Direzione ASL presenti le sue proposte in Regione solo dopo averle concordate con la Conferenza dei Sindaci ASL. Riguardo alla carenza dei Medici di Medicina Generale è altresì auspicabile la promozione delle aggregazioni funzionali territoriali che potrebbero ovviare allattuale stato di disagio dei cittadini che hanno dovuto cambiare il loro Medico di fiducia

CONSTATATA INOLTRE la persistente e grave carenza del personale medico ed infermieristico, che costringe gli operatori ad operare in condizioni di non ulteriormente sopportabile difficoltà, si sollecita la Regione Piemonte e lASL VCO a cercare modalità per stabilizzare il personale assunto in modo “temporaneoassumendolo a tempo indeterminato, cosa che permetterà, cessata la pandemia, una piena riapertura di tutte le attività evitando il perdurare di uno stato di sofferenza strutturale

SI SEGNALA, INFINE, CHE lattività del CUP telefonico centralizzato risulta inefficiente in quanto, riceve, non solo dagli utenti del VCO, reclami per i tempi di risposta e per la scarsa conoscenza della nostra realtà territoriale con non tollerabili tempi di attesa

TUTTO CIOPREMESSO IL CONSIGLIO COMUNALE DI VERBANIA IMPEGNA IL  SINDACO E LA GIUNTA A far pervenire le suddette indicazioni alla Regione Piemonte e alla ASL VCO perché si possa finalmente instaurare un confronto proficuo e costruttivo per addivenire ad una soluzione non più rinviabile a tutte le problematiche sopra argomentate ed esposte.

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