“Voi personaggi austeri, militanti severi …” è il titolo dell’ultimo libro di Marco Travaglini che parafrasando il testo dell'”Avvelenata”, nota canzone di Francesco Guccini, raccoglie in ventisei racconti le storie dei compagni che sapevano ridere (anche di se stessi). Quasi tutte le storie del volume, in libreria edito dalla torinese Impremix, si svolgono in Piemonte tra l’Ossola e le terre delle risaie , il lago Maggiore e quello d’Orta, con qualche puntata nella Lomellina pavese e sulla sponda “ magra” del Verbano. Dalle lotte alla Cobianchi alle cene “elettorali” a base di polenta e coniglio in Valle Strona, dalle avventure di un comunista omegnese nei paesi della “bassa” vercellese a caccia dei voti dei monarchici alle feste de l’Unità, queste storie – ricche di situazioni grottesche generate da malintesi- il più delle volte strappano sorrisi nel dar conto di una straordinaria ed articolata vicenda umana. “Personaggi austeri, militanti severi”, il bel libro scritto da Marco Travaglini, – scrive nella prefazione l’ex ministro Livia Turco – ci consente di fare un tuffo in una storia bellissima, di incontrare la comunità dei comunisti italiani…. per raccontare quella storia sceglie il modo più autentico ed efficace. Racconta le persone in carne ed ossa, racconta i compagni e le compagne, i loro contesti di vita, la loro quotidiana normalità… Questa umanità generosa avrebbe dovuto essere raccontata e rappresentata molto di piu’ nei suoi volti, nei suoi contesti di vita, nei suoi simboli. Avrebbe dovuto molto di più entrare nella narrazione e nella rappresentazione dell’Italia… Di fronte a quella bella ed intensa storia di vita e di politica,sorge naturale la domanda se questa appartenga ad un passato da non dimenticare o se abbia anche delle cose da dire per l’oggi. Sono convinta che l’idea e la pratica della politica raccontata in queste pagine sia non solo moderna, ma necessaria…In questa nostra società, in questo nostro tempo, ciò che alimenta le passioni tristi è la solitudine, la fragilità delle relazioni umane. C’è bisogno di comunità e di compagnia…