
Ma il lungolago di Intra resta così? E fino a quando? Sono interrogativi che, in attesa che riprendano i lavori sulla parte interna di corso Mameli per riqualificare piazza Ranzoni, ci rivolgono parecchi lettori in riferimento alla nuova passeggiata creata eliminando le auto tra il vecchio imbarcadero e piazzale Flaim. Essi lamentano, in termini più o meno … coloriti, l’attuale aspetto squallido e deprimente di tale passeggiata provocato in particolare dalla scelta di usare teli in plastica per evitare la crescita degli infestanti giudicata assolutamente impropria e penalizzante per il lungolago e si chiedono se l’attuale aspetto sia destinato a protrarsi a lungo prima di dare una sistemazione adeguata al verde fronte lago. Allo loro voci aggiungiamo un intervento dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Nico Scalfi: E’ una soluzione da fare rabbrividire. Se chi ha progettato ha inserito questa tecnica nel capitolato allora credo abbia realmente fatto male i conti penalizzando una realizzazione per ora parziale ma che tuttavia se fosse, intanto, adeguatamente aggiustata restituirebbe uno spazio gradevole ai cittadini: con la plastica nella aiuole no! Questa dunque la situazione alla quale si auspica venga presto posto rimedio e saremo naturalmente pronti a pubblicare eventuali interventi dell’Amministrazione Comunale che possano portare ad un chiarimento del problema in questione.
NELLE FOTO l’attuale aspetto della passeggiata del lungolago di Intra
occorre riportare le auto lì ed in piazza ranzoni: la buffonata ambientalista deve finire!!!!
Non è ambientalista è estetica.
Quando moriranno tutte le attivita di via san vittore e dintorni, si capiranno i danni della buffonata green ambientalista ( con plastiche”estetiche” e aiuole bordate di ferri rugginj , altra pagliacciata molto in voga).
I lungolago e le piazze di Pallanza e Intra senza auto saranno i fiori all’occhiello della città. Ora è palese che manca verde, siamo a marzo e i lavori sono appena terminati…… il cellophane è un resto di quello che prima era la piazza….. un posteggio. Già me la vedo quando sarà fiorita, occorre predisporre affinchè vengano piantumate piante della nostra terra: camelie, azalee, rododendri che se piantate con oculatezza diventeranno una attrattiva. Sta all’attuale amministrazione portare a termine un lavoro che sarà un capolavoro…… Alegar
per fare pari con quella che ho letto prima io avrei un’altra idea: spostiamo tutti i bar e negozi fronte lago e facciamo passare la strada dietro, dove adesso ci sono i negozi e la piazza Ranzoni…..così risolviamo il problema!
🙂 Alegher
Basta guardarci intorno e vedere quante montagne ricche di vegetazione per capire che il verde di qualche aiuola sul lungo lago di intra è solo un piacere per gli occhi (una volta tolta la plastica) ma è anche un disagio non indifferente per chi deve usufruire di locali e servizi del lungolago. In oltre sposta il problema dei parcheggi verso il centro. E poi ci sarà la manutenzione delle aiuole .
Quando finirà il disastro che c’è sulla strada lì, ci roviniamo le machine passando, sembra un bombardamento lì, e siamo in Italia non in Ucraina!
e fosse solo in quel tratto. In tutta Verbania non c’è strada senza buchi o tombinature cedevoli. Una disastro per noi cittadini e una vergogna per i futuri turisti che arriveranno e troveranno, come sempre, una città impreparata.
Cambiano le Giunte ma alla fine nulla cambia nei fatti. Siamo ad un anno dalle elezioni e, a parte qualche inversione di marcia (discutibile) e annullamento di ZTL (con conseguente inizio di devastazione del selciato in pietra naturale) mi chiedo cosa sia cambiato rispetto a prima?????
Siamo messi bene…..
Alegher (ma non troppo)
Ma che illuminazione artistica !cercate di concludere il lungolago che è vergognoso e inospitale.
È indubbio che l”opera, così com’è, non affascina nessuno.
Sarebbe opportuno un cartello illustrativo che evidenzi come sarà a completamento dei lavori.
Oggi però, sedute a parte, che spero vengano posizionate in buon numero, mancano da subito cestini porta rifiuti, necessari affinché coloro che passeggiano sul quel tratto di lungolago abbiano la possibilità di gettare i piccoli rifiuti evitando di sporcare la passeggiata. Duamo ancora un po’ di tempo a chi governa la città di dare risposte convincenti per quest’opera.
Fosse solo il verde il problema. Quello si può aggiustare e migliorare. Prima però c’erano panchine accoglienti dov’è molte persone si sedevano ad ammirare il lago, a riposare, protetti dalle piante. Ora abbiamo una spianata desolata dove per sedersi occorre essere under 30 o comunque agili, le probabili sedute sono così basse! Inoltre si guardano l’un l’altra.
Inoltre i pedoni hanno iniziato ad attraversare nel centro, dove non c’è il semaforo, creando comunque rischi per loro stessi e disagi agli automobilisti.
Mi fermo
…ma se c’era un parcheggio!!!! Credo che abbiamo due idee diverse del concetto di “accoglienti panchine”…AhAhAh!
Quei blocchi di cemento sono da considerasi panchine? Sono bassi, senza schienale (gli anziani non li considera nessuno), in pieno sole e d’estate i glutei si arrostiranno
Terreno pronto x sgambettare cani con relative defezioni ! Un suggerimento piante che creano armonia panchine ovviamente non di graniglia , piantare alberi giovani e forse potremmo apprezzare e godere del bel lago.
Ma il progetto è stato fatto da un architetto o da un ( architrave) se. Poi uno volesse riposare si ricordi di portare da casa una sedia . Complimenti ai fenomeni del nostro comune.
Una serie di critiche inutili e assolutamente poco costruttive. L’attuale amministrazione ha deciso, per fretta, di aprire al pubblico una piazza che non è finita, non so a che scopo ma posso immaginarlo. Ora la responsabilità del rendere vivibile uno scorcio meraviglioso, una finestra sul lago quale è questa piazza, è tutta della amministrazione Albertella. Gli arredi, panchine, cestini per l’immondizia, ecc. e la scelta del verde sono a loro carico. Speriamo che oltre alle luci natalizie sappiano proporre qualcosa di interessante…….
Risultato, per ora, orribile. L’inefficienza e la totale mancanza di senso pratico ed estetico delle pubbliche amministrazioni continua a non stupirci con la sua ripetitività ad ogni opera che s’appresta a progettare e realizzare con spreco di talento, intelligenza ma con dispendio di disagio e costi per la comunità che assiste impotente.
Sono d’accordo Ross.
Qui non si tratta di lamentele o di “critiche inutili”. E’ il futuro della ns città che è in gioco e i ns amministratori, da molti anni, sono poco inclini al bello. Bello inteso come qualcosa che possa essere fruibile sia dal corpo che dall’anima. L’imbarazzo per tale risultato è assai più angosciante perché viviamo in un Paese che ha fatto del “bello” il suo migliore brand.
In questo caso il “bello” non è interpretabile. Non si tratta di un abito o un cappello. Non ne siamo in grado? Copiamo…..dove il bello è già stato fatto!
Per fare delle aiuole fiorite e verdi non credo ci voglia un team di ingegneri ,no ?
Consiglio a tutti di confrontare il progetto originale con quanto realizzato……..sono spariti i servizzi igienici , la fontanella per umani e per cagnetti vegetazione differente , ecc. Per il rifacomento del progetto originario chi dobbiamo “ringraziare” ? Per non parlare dei pali dell’ illuminazione stradale messi a filo strada , e di quelli “seminati” a caso davanti il monumento (che ne impediscono la piena visuale….questo ricorda un pò la vicenda del Maggiore quando Arroyo ne voleva sconfessare la paternità , cosa che consiglierei da fare al progettista originale ! Alegar
P.S. se provassimo a cambiare qualche dirigente ???? Ugo Lupo
n.b ” rifacomento” sta per “rifacimento” Ops….errore di battitura,per la fretta….