Dal Gruppo Territoriale Movimento 5 Stelle riceviamo e pubblichiamo:
Anche noi ringraziamo le persone presenti (sembra più di mille), per il peso morale che la partecipazione conferisce ad una protesta che non può più essere ignorata.
Siamo qui per denunciare con forza la vergogna che si sta consumando a Gaza, una tragedia che molti faticano a chiamare per quello che è: genocidio, ormai riconosciuto anche dalle Nazioni Unite.
Noi 5 Stelle, già da aprile, con la Manifestazione di Roma per la Pace e contro il Riamo, ci siamo mobiliati, uniti e abbiamo condiviso tutte le proteste che, fino ad oggi, sono nate spontaneamente dalla società civile. Condividiamo lo sdegno, la sensibilità e le preoccupazioni che gli eventi geopolitici recenti, in particolare in Ucraina e, soprattutto, in Palestina, sollevano nelle nostre coscienze.
Non possiamo, anzi NON dobbiamo, restare indifferenti o, peggio ancora, minimizzare gli eventi che stanno accadendo solo perché qualcuno li considera “lontani” o addirittura “non rilevanti per noi”.
Questi sono temi che ci riguardano tutti, e la nostra risposta di umanità, msolidarietà e fratellanza, deve essere gridata ad alta voce.
Per questo motivo, oltre ad impegnarci a sostenere e ad organizzare eventi per la Pace sul nostro territorio, come il presidio ad oltranza in Piazza Ranzoni e l’evento del Battello della Pace, ci siamo assunta anche la responsabilità di esporci politicamente.
Pretendiamo che anche la nostra amministrazione comunale di Verbania, che ricordiamo capoluogo di provincia, si faccia sentire su questi temi, così come già hanno fatto molte altre istituzioni locali del Verbano-Cusio- Ossola, inclusa Domodossola. Non pretendiamo che venga esposta la bandiera della Palestina, come è stato fatto in molte città italiane, ma ci limitiamo a chiedere che venga convocato un Consiglio Comunale straordinario, pubblico, che vada oltre gli impegni ordinari, per poter ascoltare, discutere e, forse, anche spendere qualche parola sulle guerre e sulla tragedia che si sta consumando a Gaza.
Eppure, per il Sindaco Albertella, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini (noi compresi), queste istanze “non sono una priorità”. La sua giunta, infatti, ritiene che debba occuparsi solo delle incombenze
“amministrative”, quelle che riguardano strettamente la città di Verbania. Un approccio ben diverso da quello delle tante persone che hanno sicuramente rinunciato alle proprie di “priorità” – una serata tranquilla, il tempo con i propri affetti, il proprio spazio personale – per rispondere a un semplice, ma fondamentale, spirito di umanità, solidarietà e fratellanza.
Siamo consapevoli che le nostre azioni, come quelle delle istituzioni locali, non possono influire direttamente sugli eventi internazionali che stiamo vivendo, ma è nostro dovere, per coscienza e per umanità, non rimanere indifferenti e inattivi di fronte a quella che viene ormai definita da tutti la
più grande tragedia dal dopoguerra ad oggi.
Finché ci saranno persone pronte a scendere in piazza, a mettersi in gioco e a non arrendersi, ci sarà ancora speranza per un paese più umano, più giusto, che non sia complice di uno Stato che, ormai chiaramente, viola i diritti internazionali fondamentali di una democrazia e perpetua
sistematicamente il GENOCIDIO.

