MANIFESTI STRAPPATI, POLEMICA AL LICEO CAVALIERI

MANIFESTI STRAPPATI, POLEMICA AL LICEO CAVALIERI

E’ dei giorni scorsi la notizia che al Liceo Cavalieri un manifesto affisso in aula  professori relativo a una conferenza del filosofo Diego Fusaro, moderata dalla  professoressa Silvana Pirazzi, è stato  ripetutamente stracciato e gettato tra i rifiuti., suscitando interventi di protesta.  Sul caso si registra ora un intervento di Gioventù Nazionale Vco e Fratelli d’Italia Verbania, che esprimono solidarietà alla professoressa Pirazzi e auspicano che l’assessore alla cultura Riccardo Brezza prenda posizione sull’accaduto. Fatti del genere – aggiungono in un comunicato – dovrebbero sconvolgere, indignare, e invece pare che ormai ci si sia fatta  l’abitudine. Sembra sia socialmente accettato che in certe scuole di Verbania  prima si penalizzino i ragazzi e le ragazze che la pensano diversamente, poi si scandalizzino quando  si vuol far dono di libri di cultura politica alle loro biblioteche, ma infine si facciano a brandelli  manifesti culturali che pubblicizzano eventi non graditi.  La stessa nota prosegue lanciando una durissima accusa nei confronti di insegnanti definiti intolleranti verso il prossimo e incapaci di qualsiasi confronto ideologico.   

Al i là dei toni che la questione assume in ambito politico, resta indubbiamente da considerare con il dovuto disappunto e con la necessità di fare doverosa chiarezza una vicenda che assume contorni davvero sconcertanti e sconfortanti. Ciò vale a maggior ragione in quanto essa è legata al mondo della scuola,  dove a prevalere nel confronto di idee devono essere sempre l’apertura, il ragionamento, la tolleranza, strumenti imprescindibili per combattere ogni atteggiamento ispirato ad intransigenza e negazione dei principi a cui si ispira la civile convivenza.

 

 

  1. però evitiamo anche e soprattutto di strumentalizzare in ogni circostanza: il filosofo in questione è alquanto equidistante da ambo le ideologie….

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  2. Massimiliano Melley 8 Giugno 2023, 7:27

    Confronto ideologico con Diego Fusaro, che sostiene pubblicamente la guerra russa all’Ucraina guidata dal neo-fuhrer Putin? Con Hitler avreste voluto un “confronto ideologico” nel 1945?

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    • Anche il Prof. Alessandro Orsini ha la medesima opinione, condivisibile o meno. Né lui, né Il Prof. Diego Fusaro sono dei dittatori. Tanto per essere precisi, ed evitare le solite dispute ideologiche a prescindere e per partito preso, non sono a favore di Putin, ma preferisco ascoltare ugualmente tutti, anche coloro che dissentono. E’ proprio questa la democrazia, basata sulla critica costruttiva, che piaccia o meno.

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      • Sono perfettamente d’accordo con te. Le opinioni sono tutte sacre. Soprattutto quando sono opposte alle nostre. Possono irritare o disgustare ma la libertà di espressione è un pilastro della democrazia. Almeno la democrazia nel vero senso del termine. Poi ciascuno purtroppo ha la propria idea personale della democrazia che va da “faccio quello che mi pare” a “lui non ha il diritto di chiedere nulla perché mi sta sulle scatole”. No. Così non va bene.

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        • caro Robi, purtroppo c’è di peggio: oltre chi censura, in modo abominevole, le opinioni altrui arrivando addirittura a strappare una semplice locandina indicante un incontro pubblico, c’è anche chi pensa e dice: fate ciò che dico, ma non fate ciò che faccio. Io sono per un modello di democrazia liberale, e sono molto vicino ad idee centriste.

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          • Si. In realtà il Liberismo e il liberalismo hanno diverse correnti di pensiero. E una democrazia liberale vuole dire tutto o niente. Diciamo che preferisco la linea conservatrice che sta prendendo nettamente fdi per allinearsi al conservatorismo britannico piuttosto che la matrice socialdemocratica liberale che sta effettivamente crollando in Europa sotto i colpi della troppa tassazione della sostanziale non gestione dell’immigrazione.

  3. Io sono per il modello britannico, che ha un suo perché. Riguardo la linea conservatrice, ex sovranista, ha dovuto adattarsi alla cosiddetta realpolitik, mettendo da parte il populismo elettorale e facendo di necessità virtù. Vedi il pragmatismo invocato per la Tunisia dove, in cambio di soldi, si vuole dare a Kais Saied, di fatto Leader in Pectore, la possibilità di ospitare migranti irregolari quale Paese Terzo. ma lui ha già detto di no, almeno fino ad ora. Quindi niente di nuovo rispetto alla corrente popolare/social/liberal.

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    • In realtà il modello britannico è sovranista per eccellenza… A parte exit hanno sempre guardato prima la union Jack e poi il resto. Il sovranismo non è una parolaccia. E credo che la strada presa per la gestione dell’immigrazione possa portare risultati. La tunisia ha ben poco da trattare. Si becchera’ il grano.. A proposito di modelli…gran Bretagna e Francia hanno fatto praticamente un muro nel tunnel della manica per fermare l’immigrazione. I francesi menano gli immigrati a Ventimiglia. Gli spagnoli a Gibilterra. Il nord Europa vira a destra praticamente ovunque. L’est europa e decisamente sovranista. Rimangono macron e la Germania… Per ora. Qualcuno dovrebbe porsi delle domande e darsi delle risposte.. possibilmente serie. Ciao

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      • La Gran Bretagna è stata da sempre un Paese con una destra sociale, ed una società con un flusso migratorio ben integrato. Riguardo l’uscita dall’Ue, errore fatale, con una decisione presa in base ad un consenso di misura. Per il resto, nonostante le virate a destra, nazionali e transnazionali, il problema dell’immigrazione incontrollata è ben lontano dalla risoluzione, almeno nell’immediato. E, oltre al dilemma tunisino, legato soprattutto ad una futura decisione di elargizione da parte dell’FMI, non del tutto scontata, ce n’è un altro, ancora più complicato, ancora sul fronte libico. La destra, come la sinistra, sarà costretta a scendere a patti, laddove ci riesce, coi vari autocrati/dittatori sparsi qua e là per il mondo. Certo, il neologismo “sovranismo” non è una parolaccia, è la naturale evoluzione del nazionalismo, che ora si potrebbe chiamare conservatorismo. Fatto sta che, cambiando la forma, la sostanza rimane sempre quella. Come ha detto il ministro dell’Interno, di fronte a cambiamenti epocali non ci sono ricette immediate. E questo vale per qualsiasi schieramento, la cui alternanza è sintomatica della democrazia. Anzi, a tal proposito, il Prof. Diego Fusaro, filosofo/politologo sempre lungimirante, ha detto che oggi in Italia, e non solo, c’è un’alternanza senza alternativa, in quanto l’aquila neo-liberista/capitalista ha 2 ali: una sinistra fuxia e una destra bluette.

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