MARCHIONINI: NO AGLI STUDENTI NEI CONTAINER, OCCORRE UNA SOLUZIONE DIGNITOSA

MARCHIONINI: NO AGLI STUDENTI NEI CONTAINER, OCCORRE UNA SOLUZIONE DIGNITOSA

Per le necessità dell’Istituto Cobianchi la soluzione non può essere gli studenti nei container. Se non vuole l’aiuto del Comune, la Provincia trovi comunque una soluzione diversa e dignitosa.  Sono le dure parole di commento del sindaco Silvia Marchionini alla soluzione delle aule-container adottata dalla Provincia per l’Istituto verbanese che tanto sta facendo discutere e suscita anche tra i cittadini reazioni sdegnate. Ecco il comunicato diffuso dal sindaco:

E’ da oltre un anno che l’Amministrazione Provinciale conosce le esigente dell’Istituto Cobianchi e i problemi di spazio, legati a un meritato aumento degli studenti iscritti ai suoi corsi (vista la qualità espressa dall’Istituto).
La Provincia ha avuto la disponibilità del Comune di Verbania per provare a risolvere il problema, anche con una proposta di sede provvisoria (Villa Simonetta) e una compartecipazione finanziaria a sostenere queste scelte; proposta concretizzata con una delibera di Giunta (di intenti) inviata alla Provincia per raggiungere un accordo.
In risposta cosa mette in campo il candidato sindaco nel 2019 a Verbania, e ora consigliere in Provincia con delega all’istruzione Giandomenico Albertella? A quaranta giorni dal riavvio delle attività scolastiche decide di posare dei container!
Se non vogliono l’aiuto del Comune non c’è problema (la Provincia ha scritto di fatto che il Comune non avrebbe dovuto occuparsi di competenze altrui), ma la la soluzione dei container è irricevibile, non degna e fuori da ogni logica legata a una crescita formativa per i ragazzi. Trovino una soluzione alternativa dignitosa: noi siamo pronti (se vogliono) a fare la nostra parte. E’ evidente che questo modo di operare segnala una totale mancanza di programmazione della Provincia e del delegato all’edilizia scolastica Albertella, e una scarsa attenzione al rilevante bisogno di formazione. Inoltre sugli Istituti superiori della città sempre di competenza provinciale non si menzionano interventi. Ribadiamo il pieno sostegno alle tre scuole della città e la solidarietà per una gestione così inadeguata.

Sull’argomento e sulla soluzione definita uno scellerato progetto ecco anche il comunicato ricevuto dai Giovani Democratici del Vco:

Non è bastata una pandemia e un anno e mezzo di didattica a distanza per rendere la vita degli studenti ancora più difficile. Ci si mette anche la Provincia del VCO, che da tempo ormai ci ha già dimostrato che degli studenti non gliene frega nulla. La situazione in cui versano le scuole del nostro territorio è drammatica. Lo abbiamo detto da tempo: più volte abbiamo fatto proposte concrete alla Provincia, come l’istituzione di una cabina di regia per il rientro in sicurezza degli studenti e per l’edilizia scolastica. Quest’ultima, in particolare, continua ad essere il tallone di Achille del nostro territorio, e la Provincia, che ormai ha dato prova della sua inadeguatezza, non sa più dove sbattere la testa. Gli episodi, ormai, sono molteplici, a cominciare dal progetto del Maggia, più volte criticato per la sua ubicazione (da non dimenticare le varie manifestazioni studentesche), al trasferimento temporaneo del corso “Scienze Umane” del Cavalieri, dove gli studenti hanno dovuto passare una parte dell’anno scolastico (prima che scoppiasse la pandemia) in un altro istituto, lontano da quello principale, ma con l’obbligo di recarvici per poter svolgere l’attività motoria. A tal proposito, a suo tempo, la Provincia non se n’era minimamente preoccupata, e siamo intervenuti noi, d’accordo con il Comune di Verbania, per chiedere di istituire una navetta che consentisse agli studenti uno spostamento “pratico”. 

Non sono bastati questi episodi. A causa di un problema legato al sovraffollamento dell’Istituto Cobianchi, da quest’anno alcuni studenti faranno lezione in dei “container”. Questa è la risposta della Provincia, dopo la proposta del Comune di Verbania di trasferire alcune classi presso Villa Simonetta, che si trova nelle vicinanze dell’istituto. Ovviamente, siccome i problemi degli studenti non sono importanti per Albertella e Lincio, hanno deciso di rifiutare questa proposta, nonostante la villa sia a norma, a costo zero e pronta per accogliere gli studenti del Cobianchi. Lo stesso problema si ripresenta con il Liceo Spezia di Domodossola, che necessita di tre aule, e la Provincia ha deciso di adottare la stessa soluzione.  Che fine ha fatto il famoso candidato Sindaco che era convinto di governare Verbania? Dove sono finite le tante promesse per i cittadini verbanesi? Si limitano alle polemiche sui fiori? Sono stati interpellati gli studenti, le famiglie e il consiglio di Istituto su questa scelta? Non ci risulta. 

Gli studenti non sono spazzatura, non vanno nei container. Gli studenti vanno nelle classi, con il riscaldamento, con le finestre, con gli altri compagni. L’edilizia scolastica non è un tema di serie B, la pandemia ci ha dimostrato che serve un forte rinnovamento nel sistema scolastico, e che il ritorno alla normalità non si riferisce al ritorno delle classi pollaio, dell’inadeguatezza tecnologia e formativa, piuttosto all’evoluzione verso una scuola aperta, sostenibile e digitale.  Albertella inizi a lavorare per il bene degli studenti, il tempo passa ma le concretezze ad oggi sono a ZERO!

  1. dignità: ma esiste ancora questo termine, soprattutto nel vocabolario di una certa politica?

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