
Avviso Pubblico ha presentato la nona edizione del Rapporto “Amministratori sotto tiro”, che censisce a livello nazionale gli atti di minaccia e di violenza nei confronti degli amministratori locali e dei funzionari della pubblica amministrazione. Si osserva che la crisi sanitaria generata dal Covid determina una forte crisi economica e sociale che le mafie stanno già cercando di sfruttare per accumulare consenso sociale sui territori ed espandere la loro presenza nel sistema produttivo e all’interno degli Enti locali, per cui le pressioni non mancheranno, così come il tentativo di corrompere amministratori, funzionari e dirigenti pubblici. Sono 559 gli atti intimidatori censiti da Avviso Pubblico nel 2019, uno ogni 15 ore. Sono 83 le Province coinvolte – oltre il 75% del territorio nazionale – e 336 i Comuni colpiti, il dato più alto mai registrato che fa diventare il fenomeno una questione nazionale. Per la seconda volta nella storia di questo Rapporto sono stati censiti atti intimidatori in tutte le regioni d’Italia. Il Piemonte si colloca all’undicesimo posto a livello regionale. Il Vco è tra le 21 province nazionali in cui non si sono verificati atti intimidatori (in Piemonte con Novara, Biella, Asti, Alessandria).