MINORANZE ALL’ATTACCO DI SINDACO E GIUNTA. “ASSESSORE E CAPOGRUPPO PD DEVONO DIMETTERSI”

MINORANZE ALL’ATTACCO DI SINDACO E GIUNTA. “ASSESSORE E CAPOGRUPPO PD DEVONO DIMETTERSI”

Si fa rovente il clima politico-amministrativo cittadino. Le minoranze accusano il sindaco Marchionini di avere colmato la misura e chiedono le dimissioni dell’assessore Vallone e del capogruppo Pd Tartari.  A dare fuoco alle polveri la riunione capigruppo in cui si è negato il diritto al consiglio comunale straordinario per discutere sulla gestione del Maggiore e la variazione di bilancio di oltre un milione di euro legata soprattutto ad esigenze del centro eventi a pochi giorni dall’approvazione del documento programmatico.  E ulteriore argomento di polemica è il comunicato di questa mattina (da noi già pubblicato) con cui la segreteria cittadina del Pd sconfessa praticamente l’operato del capogruppo e dà via libera alla convocazione della seduta straordinaria chiesta dalle minoranze. Il risultato è che queste si ritrovano tutte unite e concordi nelle loro richieste, come ha dimostrato la conferenza stampa convocata poco fa sotto i portici municipali da cui giungono parole roventi nei confronti dell’amministrazione e richieste di dimissioni.  Renato Brignone (Sinistra & Ambiente) giudica di estrema gravità quanto sta accadendo poiché calpestando i diritti delle minoranze si nega la sostanza della democrazia e alla luce del comunicato del Pd chiede le dimissioni del capogruppo Tartari.  Damiano Colombo (Nuovo Centro Destra) rileva che nella capigruppo si è stravolto quanto era stato concordato a proposito del consiglio comunale straordinario chiesto dalle minoranze sul Centro eventi.   Carlo Bava (Cittadini Con Voi)  accusa sindaco e giunta di avere spaccato in due la città, con una parte che non vede garantiti i suoi diritti al punto da doversi rivolgere al Prefetto per ripristinare la legalità.  Stefania Minore (Lega Nord) accusa il sindaco di non volere la discussione sul Maggiore in consiglio poiché le determine relative alla gestione sono viziate per quanto concerne la copertura finanziaria.  Denuncia altresì gravi carenze e illegittimità del bilancio,   redatto a suo avviso con incapacità come dimostra la richiesta di variazione e chiede le dimissioni dell’assessore Vallone.  Una amministrazione sprezzante e fallimentare in tutto a cominciare dalla gestione del Maggiore viene denunciata da Mirella Cristina (Forza Italia).  Sostiene che la misura è ormai colma  e che la variazione di bilancio sconfessa l’operato della giunta, responsabile di una situazione in cui una opposizione costruttiva è diventata impossibile.  Ribadisce le accuse a sindaco e capogruppo Roberto Campana (M5S), aggiungendo che la maggioranza deve chiedere un cambiamento diventato ormai inevitabile.  Per Michael Immovilli (Forza Italia Berlusconi) il compattamento di tutte le minoranze e il ricorso al Prefetto  dimostrano che è diventata intollerabile la presenza di un sindaco con il quale non è possibile nessun dialogo, responsabile inoltre di un gestione dell’amministrazione delle cui conseguenze è la città ad andarci di mezzo.      Ora si attende che, alla luce della presa di posizione della segreteria Pd, venga subito riconvocata la riunione dei capigruppo per stabilire per il giorno 6 giugno la convocazione del consiglio straordinario sul Maggiore, facendo seguire il giorno 7  quella sulla variazione di bilancio.

Nella foto i rappresentanti delle minoranze consiliari.

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