Sulla inagibilità degli spazi del Maggiore (ristorante, sala giovani) il sindaco non sa o finge di non sapere. Così inizia un comunicato con cui i consiglieri comunali di Insieme per Verbania (Albertella, Bignardi, Boroli), Patto federativo Fdi – Prima Verbania (Tacchini, Zucco), Fratelli d’Italia (Colombo) e Farah tornano sull’esposto presentato alla Procura della Corte dei Conti per chiedere chiarezza sulle opere di adeguamento della sicurezza del Maggiore non ancora completate e che oggi precludono – dopo oltre 5 anni – il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi, con continue proroghe, maggiori costi e minori introiti.
Per evidenziare la gravità della situazione il comunicato mette e confronto due dichiarazioni. In conformità con quanto autorizzato dal CTR nella seduta del 26 luglio 2018 i locali nei quali non si prevede la sostituzione dei serramenti e degli infissi con analoghi resistenti al fuoco (sala giovani e ristorante) non sono fruibili: questa la dichiarazione testuale del 30 ottobre 2018 sottoscritta dal Direttore dei Lavori, dal Responsabile della Sicurezza e dal Dirigente del Comune di Verbania di allora, documento proveniente dal 6° Dipartimento del Comune di Verbania. Il locale ristorante non è mai stato utilizzato non perché inagibile, ma solo perché ha superfici limitate e non adeguate alle esigenze degli imprenditori del settore: questa la dichiarazione testuale del Sindaco agli organi di stampa locali. Quindi il Sindaco – deducono i consiglieri di minoranza – non era a conoscenza di tale documento proveniente dagli stessi uffici del Comune di Verbania? Se invece era a conoscenza di tale documento, le sue affermazioni parrebbero divergere dal contenuto della dichiarazione del 30 ottobre 2018 depositata agli atti. In entrambi i casi la cosa è molto grave. E’ comunque evidente che la non fruibilità di spazi importanti del Cem quali il ristorante e la sala giovani potrebbe costituire motivo di danno per il Comune di Verbania, in ragione dei mancati introiti derivanti dal potenziale affidamento in gestione di dette aree e del loro mancato utilizzo.