MONTANI: DAL PD POLITICA CONTRO LA SALUTE DEI CITTADINI. IL PPP E’ LA STRADA DA SEGUIRE

MONTANI: DAL PD POLITICA CONTRO LA SALUTE DEI CITTADINI.  IL PPP E’ LA STRADA DA SEGUIRE
Contionuano senza sosta tra i partiti polemiche e scambi di accuse sulla questione ospedaliera e sanitaria in generale, cioè sul delicato problema che da oltre un  ventennio agita il territorio del Vco senza riuscire a giungere a soluzioni concrete.  Ultimo in ordine di tempo ad intervenire è il segretario della Lega Vco, Enrico Montani, il quale  accusa duramente il sindaco di Omegna Berio e il Partito Democratico di fare politica contro la salute dei cittadini.  A proposito dei sostenitori del nuovo ospedale unico, Montani li invita a dire una volta per tutte dove vorrebbero collocarlo.  Inoltre denuncia il rischio di perdere i 200 milioni di euro stanziati dalla Regione Piemonte per il rifacimento degli ospedali Castelli di Verbania e San Biagio di Domodossola e indica come strada da seguire  quella del PPP, ovvero il partenariato pubblico-privato già da lui proposto in passato e ora rilanciato.   Ecco il testo del comunicato diffuso da Montani:
Dottori, sindaci e partiti dovrebbero dire in maniera chiara e definitiva dove vogliono l’ospedale unico. A Domodossola? A Piedimulera? A Ornavasso? A Gravellona Toce? A Verbania? Se da Roma dovesse arrivare un parere negativo sul progetto del rifacimento del Castelli e del San Biagio, cosa succederebbe? Perderemo i 200 milioni di euro già stanziati dalla Regione Piemonte e a quel punto sarebbe necessario ripartire con l’iter burocratico che si sbloccherebbe solo e quando sarà chiarito, se mai ciò accadrà, dove costruire il plesso. Berio, poi, l’ha già spiegato ai cusiani, con l’ospedale unico chiuderebbe il Coq di Omegna. La strada da seguire è quella del PPP, ovvero di un partenariato pubblico-privato, come avevo proposto in passato. In Liguria, solo per fare un esempio vicino, grazie a un PPP appunto nel giro di due anni è stato indetto un bando per tre ospedali, che sono rimasti pubblici, ma alla cui gestione concorrono altrettanti privati. E’ un tema questo che va approfondito anche perché il nostro territorio ha già l’esperienza positiva, seppur settoriale, del Coq, dove la gestione mista pubblico-privato dà frutti molto interessanti. Oggi, lo sappiamo, il Coq è entrato stabilmente a far parte delle rete ospedaliera regionale. Nell’ambito di un’iniezione di competitività che migliori la sanità locale, l’obiettivo dev’essere quello di restituire al più presto ai cittadini la totalità dei servizi. Tenendo conto del fatto che un appalto pubblico in Italia ha una durata media di 14 anni e mezzo, sono convinto che l’iter migliore sia quello del PPP. Già all’epoca, quando lo proposi per la prima volta, si era registrata una manifestazione di interesse da parte di alcune aziende, che l’avevano inviata alla manager Serpieri e poi a Torino, dove era stata accolta con favore dall’allora assessore Icardi. Poi, però, la soluzione era stata stoppata. Perché? Ci sono dei motivi che non conosciamo? La cosa mi ha stupito, perché se avessero fatto le opportune valutazioni, magari oggi avremmo avuto due cantieri già aperti… Valutare il PPP è dunque un passaggio che si dovrebbe fare nell’interesse dei cittadini e per questo oggi rilancio il tema. Il Vco conta qualcosa se è unito: mi dispiace constatare che qualcuno, Berio e il pd tra gli altri, cerchi di spaccarlo, scatenando le tifoserie. Ad ogni buon conto resto convinto che la maggior parte dei cittadini sappia scindere le proposte fattibili dalle altre.

Enrico Montani

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