MOVIMENTO DIFESA CITTADINO: IL MINISTERO ECONOMIA FINANZE NEGA L’ACCESSO AGLI ATTI

MOVIMENTO DIFESA CITTADINO: IL MINISTERO ECONOMIA FINANZE NEGA L’ACCESSO AGLI ATTI

Riceviamo dal Movimento Difesa Cittadino che cura gli interessi dei risparmiatori di Veneto Banca il seguente comunicato:

Con un certo disappunto, abbiamo ricevuto in data odierna la comunicazione con cui il Ministero Economia Finanze, in persona del direttore generale dott. Alessandro Rivera, ci ha negato l’accesso agli atti inerenti alla corrispondenza intercorsa tra il M.E.F. e la Commissione Europea in materia di Fondo Indennizzo Risparmiatori. Valuteremo se fare ricorso contro tale decisione, che va contro gli interessi del popolo dei risparmiatori. Va detto, però, che la situazione attuale appare migliore rispetto a quella che ci aveva indotto a presentare la domanda di accesso agli atti (cfr. nostro comunicato del 02/04/19, allegato alla presente). L’Esecutivo, infatti, ha modificato la normativa contenuta nella Finanziaria per il 2019, su cui la scrivente associazione aveva sin da subito manifestato le proprie perplessità per la palese incompatibilità della stessa con la legislazione comunitaria, e inserito nel Decreto Crescita la c.d. Proposta Tria, da noi approvata in occasione dell’incontro avuto con il Premier Conte e il Ministro Tria l’8 aprile scorso in Roma, c/o Palazzo Chigi. ‘Valuteremo se ricorrere contro la decisione con cui il M.E.F. ha negato ai risparmiatori l’accesso agli atti’, afferma Matteo Moschini di M.D.C. Veneto, ‘e, cosa più importante, vigileremo sulle modalità con cui sarà data attuazione alla normativa contenuta nel Decreto Crescita. Ci auguriamo che l’Esecutivo’, conclude Moschini, ‘proceda spedito sulla strada imboccata l’8 aprile scorso, attuando le norme in materia di F.I.R. nel modo più favorevole possibile ai risparmiatori e tenendo conto di quanto previsto dalla legislazione comunitaria che, piaccia o meno, esiste e riteniamo opportuno rispettare nell’interesse degli stessi risparmiatori. Ci vediamo infine costretti a ribadire ancora una volta che, a dispetto di quanto volgarmente asserito da alcune associazioni vicine all’attuale Esecutivo, il nostro operato è funzionale solo ed esclusivamente alla miglior tutela possibile dei diritti dei risparmiatori’.

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