NELLA CELEBRAZIONE DI FONDOTOCE QUALCHE NOTA POLEMICA

NELLA CELEBRAZIONE DI FONDOTOCE QUALCHE NOTA POLEMICA

Una nota stonata che gradiremmo non si ripetesse più per il futuro. E’ quanto denuncia un intervento di Giandomenico Albertella a proposito della odierna commemorazione dell’Eccidio dei 42 Martiri di Fondotoce, lamentando il mancato coinvolgimento del consiglio comunale da lui presieduto:   La cerimonia è, da sempre, vissuta come un momento unificante nella vita civile della nostra comunità cittadina. Eppure, quest’anno spiace dover constatare il mancato coinvolgimento del consiglio comunale da parte del sindaco e dell’amministrazione cittadina. Contrariamente a quanto accadeva negli scorsi anni, alla presidenza del consiglio comunale ed ai consiglieri non sono pervenuti il programma della celebrazione e l’invito a parteciparvi. Cio’ appare oltremodo singolare, considerando come quest’anno sia stato invitato a tenere l’orazione ufficiale il presidente della Regione Alberto Cirio. Ci saremmo aspettati e ci aspettiamo da parte del sindaco e dell’amministrazione un’attenzione ed un senso di rispetto verso i consiglieri comunali che al contrario ed immotivatamente sono mancati.

Immediata la replica affidata dall’amministrazione comunale al seguente comunicato:  Tutti i verbanesi sanno da decenni di questa celebrazione. Nella situazione attuale di misure post covid,  sono stati fatti pochi manifesti pubblici  e non i classici inviti a consiglieri, sindaci, onorevoli, ecc.  Eppure oggi vi erano alla cerimonia amministratori  di tanti Comuni e cittadini oltre alle Autorità civili e militari che hanno ritenuto un proprio dovere partecipare.  Crediamo che Giandomenico Albertella, peraltro anche consigliere provinciale, avrevve potuto esserci, se avesse voluto.  Pensare che chi rappresenta la città in un contesto istituzionale abbia bisogno di un invito per testimoniare il suo riconoscente omaggio ai Martiri di Fondotoce e Baveno è oltremodo sorprendente.  Si tratta di una polemica pretestuosa di cui non si sente la necessità.    Si aggiunge inoltre che l’invito è stato comunque spedito a tutti gli iscritti al servizio Verbania M’Informa via mail e con App Telegram.

Da segnalare come ulteriore nota polemica che al momento in cui il presidente della Regione Alberto Cirio ha preso la parola, le bandiere del Partito Comunista hanno lasciato lo schieramento davanti al Sacrario.

 

  1. ma , delle due l’una: o “Nella situazione attuale di misure post covid, sono stati fatti pochi manifesti pubblici e non i classici inviti a consiglieri, sindaci, onorevoli, ecc. ” oppure ” Si aggiunge inoltre che l’invito è stato comunque spedito a tutti gli iscritti al servizio Verbania M’Informa via mail e con App Telegram.”
    Perché se c’è una storia che è patrimonio comune e dalla quale dobbiamo partire, sarebbe corretto che anche la “forma” venisse preservata. Il coinvolgimento dà senso al rispetto, è inevitabile il contrario: se non si coinvolge non c’è rispetto.
    …Alla fine di cosa stiamo parlando? Di un evento storico drammatico che ci riguarda tutti, e se crediamo in una democrazia rappresentativa sarebbe ovvio che una nota di invito venga inviata a tutti i consiglieri (lo fanno per cose molto meno importanti)… e invece oggi dobbiamo leggere commenti di una amministrazione in difetto che riduce il tutto a una “banalità” per ridimensionare un tema che è di principio e non di ego.

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