
Nella rassegna di cinema e teatro all’aperto CI VEDIAMO AL CADORNA in corso nel cortile della Scuola Media Cadorna organizzata dal CGS Don Bosco di Verbania con il sostegno del Comune e della Fondazione Comunitaria del Vco, c’è spazio anche per il teatro dialettale, genere che vanta sempre un consistente numero di appassionati. A proporlo è la sera di martedi 27 agosto la Cumpagnia dul Dialett da Intra che si affida ancora una volta al suo storico autore Luigi Fioretta mettendone in scena la commedia “Ma Pepin, … ala tò età!”; essa già fece registrare nello scorso mese di giugno il sold out allo Spazio Sant’Anna con due ore di grande divertimento e applausi scroscianti che ne contrassegnarono il pieno successo, mettendo in rilievo ancora una volta proprio l’efficacia senza tempo dei testi del Fioretta nel suscitare l’ilarità e il coinvolgimento degli spettatori. Era dal 1998, quindi da ben 26 anni, che questa commedia non veniva rappresentata per l’impossibilità di disporre di due ragazzi tra gli interpreti e lo si èp potuto fare quest’anno grazie all’esordio due ragazzi di età adeguata al ruolo. Informazioni e biglietti sul sito www.mettiunaseraalcinema.it e al numero 348 6511815. In caso di maltempo allo Spazio Sant’Anna.
Personaggi: Gianni Bolognesi, Roberto Vincenzi, Neva Pistolesi, Elena Passoni, Matteo Monaco, Lucia Frati, Alessandra Maulini, Cesare Maddalena. Sergio Ronchi, Moreno Cardis. Trama: Pepìn, ormai vecchio e perdipiù anche vedovo, decide di trasferirsi da Cicogna, dove abita ormai da solo, ad Intra nella casa del nipote Ireneo. Ireneo e sua moglie Letizia, lo accolgono volentieri anche perchè sono venuti a conoscenza delle sue particolari condizioni di agiatezza. Di questo stato di cose, ne viene fortunosamente a conoscenza anche Jolanda, amica di famiglia, la quale, con il marito Gugliemo, escogita un piano per far sposare Pepìn alla di lei madre Lisa mirando alla cospicua eredità. Il gioco viene scoperto da Letizia ed Ireneo, e dando ormai per scontato il matrimonio fa Lisa e Pepìn, Ireneo, Letizia, Guglielmo e Jolanda si accordano per la spartizione della eredità che Pepìn lascerebbe alla sua morte. Zio Pepìn però, non pensa proprio a sposare Lisa, anche se la frequentazione continua, in virtù della vicinanza delle abitazioni, lo farebbe supporre.