NUOVA EDIZIONE DELL’OPERA POSTUMA DI NINO CHIOVINI

NUOVA EDIZIONE DELL’OPERA POSTUMA DI NINO CHIOVINI

TARARA’ Edizioni annuncia l’uscita del volume LE CENERI DELLA FATICA, ultimo lavoro di NINO CHIOVINI pubblicato postumo nel 1992 per i tipi di Vangelista , suo amico ed editore per molti anni.  Ora esce nella collana “Studi” in una edizione riveduta da Lidia Chiovini e da Dario Martinelli. E’ la pubblicazione che chiude tutta l’opera di Chiovini, una microstoria che ricostruisce sin dai primi insediamenti la vita agropastorale delle nostre valli ma di fatto di tutto l’arco alpino. Gli studi e le ricerche di Chiovini, non disgiunte da un impegno costante e coerente sociale e politico, si sono sviluppate sul fronte della Resistenza, con scritti ma soprattutto con la partecipazione diretta, sin dal 1943.  Ma un altro tema gli fu caro e trattò in modo appassionato con pagine bellissime fu la condizione dei contadini di montagna, portatori dì civiltà, e questo volume parla proprio di tale argomento attraverso la storia di un corte di Ungiasca, il corte dei suoi avi. Molto preciso e documentato,  rappresenta la maturità di storico e scrittore e chiude la sua vita umana e di ricercatore

Collana Studi, Pagine 240  Prezzo 20 euro 

Tutte le opere di Nino Chiovini sono presenti nel catalogo di Tarara’: – Mal di Valgrande – I giorni della semina – Classe III^ B  – Cleonice Tomassetti, vita e morte – Fuori Legge ?? Diario partigiano – Piccola storia partigiana della banda di Piancavallone – Cronache di terra lepontina

NINO CHIOVINI
Nato a Verbania nel 1923, deceduto a Verbania nel maggio del 1991, perito chimico, storico della Resistenza. Diplomatosi si era trasferito nel Milanese, a Cuggiono; qui il giovane chimico ebbe i primi contatti con antifascisti. L’8 settembre 1943 la decisione di entrare nella Resistenza. Raggiunte le alture della Val Grande sovrastanti Verbania, organizza una formazione partigiana che si chiamerà “Giovane Italia” e che si trasformerà in una “volante”, poi collegata alla 85ma Brigata Garibaldi “Valgrande Martire”. Sopravvissuto ai rastrellamenti delle SS e all’eccidio di Trarego del giugno 1944 (300 i partigiani morti), Chiovini si batterà contro i nazifascisti e parteciperà alla costituzione della “Repubblica dell’Ossola” col nome di battaglia di “Peppo”. Con la sua “volante” contribuirà poi alla liberazione di Verbania e di Cannobio. Nel dopoguerra Nino Chiovini, che nel 1946 si era iscritto al PCI, ha lavorato come tecnico alla Rhodiatoce di Pallanza sino al 1978, partecipando alle lotte operaie della sua fabbrica; tra il 1951 e il 1960 è stato consigliere ed assessore del Comune di Verbania; agli inizi degli anni ’70 ha aderito al gruppo del Manifesto. Soprattutto si è impegnato a tener vivi i valori della Resistenza collaborando all’Istituto storico della Resistenza P. Fornara di Novara e scrivendo, con l’appoggio dell’editore Vangelista, documentati e partecipi testi storici sulla lotta contro i nazifascisti nel Verbano Cusio Ossola. A Nino Chiovini è intitolato un classico sentiero di trekking tra l’Italia e la Svizzera, organizzato dalla “Casa della Resistenza – Parco della Memoria e della Pace” di Fondotoce. La sua ultima opera letteraria, Le ceneri della fatica, è uscita postuma nel 1992.
Da ANPI
Nella foto Nino Chiovini

 

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.