NUOVO CENTRO DESTRA: PARACHINI E’ E RESTA IL CANDIDATO. UNA DURA STRONCATURA DI MONTANI E ZACCHERA

Dopo gli ultimi sviluppi delle prospettive che si agitano nel centrodestra a proposito delle elezioni amministrative, riceviamo e pubblichiamo di seguito integralmente il comunicato diffuso oggi da Matteo Marcovicchio per il  Nuovo Centro Destra.  La disponobilità di Mirella Cristina viene giudicata positiva, ma si condanna la strumentalizzazione che ne viene fatta. In buona sostanza: la candidatura di Marco Parachini resta l’unica sostenibile e chi vi si oppone e agita le acque lo fa solo a titolo personale. A tale proposito, molto duro è il giudizio espresso su Enrico Montani e Marco Zacchera. Ecco il comunicato:   La disponibilità dell’avvocato Mirella Cristina – ma anche di numerosi altri esponenti di spicco della società civile verbanese – e la sua dichiarata intenzione di partecipare a un progetto amministrativo condiviso (non di parte) è un fatto positivo. Negativa è la strumentalizzazione che ne viene fatta da chi, da mesi e sempre più insistentemente nelle ultime settimane, persegue disegni diversi, personali e personalistici. Spiace leggere che uno stimato avvocato diventi, suo malgrado e a suo danno, l’arma agitata contro la candidatura di Marco Parachini. Singolare che la mano che sta dietro sia quella di chi, a parole, invoca l’unità ma, nei fatti, cerca crepe e spaccature dove non ce ne sono. In estate e ancora una volta a novembre, Parachini, e chi ne sostiene la candidatura, ha proposto le primarie. Nessuno s’è fatto avanti. Perché? Secondo noi perché quella di Parachini è candidatura seria, autorevole, credibile. Eppure c’è chi tenta azioni disperate provocando finti dibattiti sui media e non nelle sedi e con le persone opportune. Del resto chi si oppone ossessivamente a Parachini e a chi lo sostiene, sono singole persone. Enrico Montani è un militante della Lega e non il suo segretario. Marco Zacchera rappresenta solo se stesso. Autosospeso dal Pdl, ammiccante al Nuovo Centro Destra ma vicino idealmente a Fratelli d’Italia, sta con tutti e con nessuno, compreso il Centrosinistra. Dice che è il momento di andare oltre gli schieramenti, ma tenta di accreditarsi come padre nobile del Centrodestra. La sua decisione di dimettersi e interrompere il mandato conferitogli dagli elettori, presa al di fuori dei partiti e contro i partiti della coalizione, lo estromette da ogni ruolo attivo. Stupisce anche che ogni sua esternazione, priva di ufficialità, venga dai media interpretata come voce autorevole. Chi ha a cuore la città e il suo futuro lavora per aggregare e unire; l’ha fatto negli ultimi mesi e lo continua a fare in questi giorni. Il nostro impegno, a brevissima scadenza, è definire chi farà parte della coalizione e con quale candidato, al di fuori di indiscrezioni, chiacchiere, strumentalizzazioni. Con Forza Italia il dialogo è molto ben avviato, proficuo, e ha già tantissimi punti di convergenza, a partire dal candidato Sindaco. Chi ci starà è ben accetto, altrimenti è corretto che ciascuno cammini con le sue gambe.

  1. Ma chi vi vota, nuovo centro destra? Avete fatto male in Regione, in Provincia , in Comune NO.
    Insieme con la colla, disciplinati solo dal comune interesse, uniti dai rimborsi spese farlocchi.
    Bu

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  2. Francamente mi lascia un po’ perplesso l’intervento di Marcovicchio, di cui sinceramente non mi ricordo come politico,se non per le varie nomine a cui ha avuto accesso, per altro caratterizzate da una certa tranquillità di operato. Sinceramente gli consiglierei un po’ di cautela nei giudizi. Non penso sia nella condizione di stabilire quali e quante persone rappresentino i due ex parlamentari verbanesi, ma temo per lui molte più di quelle che pensa. Che poi parli in prima persona o come trombetta del suo datore di lavoro fa poca differenza.Come non penso possa proporsi come colui che decide chi possa parlare, chi debba tacere, o chi possa proporsi come riferimento politico o candidato. Visto poi il clima da funerale (politico) che si trova a vivere il suo capo in questi giorni, mi viene da proporre un noto proverbio verbanese: i morti si portano via freddi. E occhio perché qua di cadaveri (sempre politicamente parlando) facciamo ancora in tempo a contarne tanti.

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