NUOVO SUPERMERCATO IN VIALE AZARI, INTERVIENE IL PD

NUOVO SUPERMERCATO IN VIALE AZARI, INTERVIENE IL PD

Nell’acceso dibattito emerso in questi giorni in città rispetto alla possibilità che nasca un nuovo supermercato Eurospin in viale Azari, si inserisce il Partito Democratico con un comunicato sottoscritto dal capogruppo consiliare Alice De Ambrogi e dal segretario cittadino Aldo Reschigna:

Sono molti i ragionamenti, le proposte e le soluzioni su cui abbiamo riflettuto, insieme alla Giunta, per cercare di trovare una strada che porti ad una possibile soluzione che tenga insieme l’interesse, legittimo, del privato e l’interesse pubblico che è nostro compito tutelare.
Si tratta ovviamente di una situazione in cui non avremmo voluto trovarci e che ereditiamo dal passato, da una scelta della Giunta di centrodestra dell’ex Sindaco Marco Zacchera che, come Partito Democratico, avevamo fortemente contrastato sia come Circolo cittadino che come Gruppo Consiliare.
I fatti dimostrano oggi che quella battaglia fu giusto combatterla. Del resto diverse volte ci siamo trovati in questi anni a dover rimediare a problemi ereditati dalla Giunta di centrodestra e per questo appare abbastanza surreale che proprio chi quella eredità aveva deciso non solo di sostenerla ma anche di raccoglierla, candidandosi a Sindaco di quella compagine (il consigliere Giandomenico Albertella), venga ora a spiegarci che quella scelta fu sbagliata.
Chi amministra deve, però, saper gestire la realtà e di quella prendersi la responsabilità delle scelte. Per questo abbiamo avviato un percorso che ci vede impegnati insieme alla Giunta nel tentativo di cercare soluzioni alternative, pur complicate e difficili da trovare. che però devono avere ragioni di sostenibilità economica.
La decisione di procedere verso una Vas va proprio in questa direzione, così come la necessità evidenziata di approfondire i temi e le problematiche relative alla viabilità che presentano diverse criticità, così come lo scorporo degli oneri di urbanizzazione.
Questioni che sono davvero complesse e per le quali ci troviamo a fianco della Giunta, non per metterla in difficoltà con percorsi improbabili, ma per sostenerla nel tentativo di trovare soluzioni ragionevoli.
Come si può evincere, quindi, il nodo non può essere risolto con un post di Facebook come vorrebbe fare Albertella. Si attivi piuttosto a cercare di capire se coi canoni idrici della Provincia è possibile trovare una soluzione di sostenibilità per il territorio così come con altri enti e realtà.
Noi lo stiamo già facendo.

 

  1. Però hanno un bel coraggio a dire che quando erano opposizione si sono opposti… Però dimenticano che in 7 anni di governo della città non hanno fatto nulla, ne per questo problema , ne per altri temi di valore ambientale… E lo scempio di fondotoce la dice lunga.

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    • anche l’ultimo ex presidente del consiglio comunale si era opposto? Ah, dimenticavo, era ancora impegnato nell’alto verbano…

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    • “I fatti dimostrano oggi che quella battaglia fu giusto combatterla”…. ma se era giusto combatterla quando eravate all’opposizione, perché quando avete vinto le elezioni sette anni fa non avete “completato la battaglia” cancellando le modifiche della giunta precedente? Ve ne siete dimenticati per 7 lunghi anni e ora che siamo sulla via del “non ritorno” date la colpa agli altri ….

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  2. Trovare qualcuno che oggi voglia investire è un miracolo. Il supermercato darà lavoro ad almeno una trentina di persone. Benedetto il cielo che c’è ancora qualcuno che crede in questa zona. Essere sempre contro non serve a nulla, di zone abbandonate e dismesse ce ne sono già abbastanza.

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    • concordo in toto con l’amico utente Francesco.

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    • Perché secondo te noi con un supermercato in più spenderemo più soldi o saranno solo distribuiti in modo diverso? ci saranno alcuni posti di lavoro nuovi che saranno a discapito di altri che verranno meno in altri supermercati per riduzione degli incassi. Non fanno certo beneficienza loro…. pensano al profitto. E a Sinistro rispondo: se fosse stato un condominio ci sarebbero state levate di scudi diverse. Qui si tratta di aumentare ancora di più anche il traffico cittadino che non è poco in quella zona, a 100 metri da una bellissima chiesa… coliamo altro cemento a discapito di terreno “vergine”, e con tutte le case e gli appartamenti vuoti che ci sono a Verbania bisognerebbe farci non un pensierino ma due a colare altro cemento invece che fare il possibile per usare gli immobili esistenti (o sistemarli se necessitano)

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      • difatti qua si tratta di edificare a scopo commerciale, gli edifici di culto non ne risentirebbero minimamente; inoltre, se l’offerta è migliore ben venga una sana concorrenza, soprattutto se ci si può andare a piedi a fare la spesa: benefici ambientali oltre a maggior incassi, sopratutto da un anno a questa parte. In fondo le levate di scudi sono a prescindere, visto che nel caso in esame si tratterebbe di un buon compromesso salute/ambiente.

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        • “gli edifici di culto non ne risentirebbero minimamente”???..ma se in un’area già compromessa costruisci ancora la rendi ancora peggiore. “benefici ambientali oltre a maggior incassi, sopratutto da un anno a questa parte”… benefici ambientali perché qualcuno ci andrebbe a piedi? perché negli altri due supermercati non ci possono andare a piedi? (ci vanno così tanto a piedi che non c’è neanche un parcheggio, vero?) e sono certa che ne faranno (saranno costretti) tanti anche per questo di supermercato. Maggior incassi? cosa vuol dire? maggior incassi per chi? ma ti rendi conti di quello che scrivi? SopraTTuTTo in un contesto già devastato dal punto di vista architettonico, peggioriamolo ancora. Non esistono compromessi salute/ambiente, esiste il consumo di suolo, esiste il rinunciare a qualcosa per mantenere l’ambiente il meno inquinato possibile. Ma evidentemente per qualche posto di lavoro nuovo (che verrà sottratto da altre attività commerciali) si fa di tutto, anche cementificare un pezzo di terreno “vergine”. E aumentare ancora una volta il traffico veicolare. Invece che proteggere il tessuto commerciale fatto dalle attività di quartiere, di vicinato che fanno un servizio sociale a tutta la popolazione si continua, in modo perverso, a favorire attività commerciali che devastano l’ambiente, che fatto “tabula rasa” dei piccoli negozi, per poi trovarci tra qualche decennio a passeggiare nei centri commerciali/supermercati perchè i centri urbani saranno un cimitero di attività commerciali e non ci sarà più vita. E questo lo si vede già da anni e anni nei piccoli paesi, nei piccoli comuni dove anche i servizi essenziali sono piano piano spariti. E questo per colpa di cosa? Ve lo siete chiesti? Ve lo siete chiesti perchè diminuiscono i panettieri, i macellai, i fruttivendoli, i negozi di alimentari in genere, le edicole, le pescherie (siamo in una città di lago, quante pescherie ci sono?)? si riducono i posti di lavoro, e qualcuno ha il coraggio di pensare ancora che si “risparmi”. Città più evolute dove i centri urbani sono o stanno diventando estremamente pedonalizzati non hanno i supermercati ma floridi negozi (di tutti i tipi), e non è da poco che grandi della GDO stanno comprando superfici commerciali (medio piccole, sotto i 200 mq) all’interno delle aree pedonali per non poter perdere fette di mercato perchè la gente in quelle città si muove veramente a piedi per andare a fare la spesa, e i centri sono veramente “vivi”.

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          • certo che mi rendo conto di ciò che scrivo, perché la mia è una visione pragmatica, non ideologica. Se un’attività funziona meglio di un’altra perché ha un miglior rapporto qualità/prezzo rispetto ad altre, la colpa non è certo sua! E comunque a messa ci si può andare tranquillamente, visto che si tira in ballo un argomento che c’entra poco o nulla con un supermarket…. Riguardo certe visioni distopiche/utopiche, di fantomatiche città ideali, beh, credo sia meglio tornare coi piedi al suolo…. Io, per es. ho arredato casa rivolgendomi ad un’amica che aveva un’attività nelle vicinanze della casa che ho acquistato: quindi, come l’ho fatto io, possono farlo pure gli altri, senza andare in grossi centri commerciali. Quando devo comprare poche cose vado al mini-market sotto casa, invece quando devo fare una spesa più grossa vado dove si è più forniti. Non va criminalizzato chi investe, rischiando in proprio, ma un certo modo di pensare, basato su mode fugaci.

  3. non va criminalizzato nemmeno chi vuole un ambiente semplicemente più bello e meno edificato, perchè ciò che è bello porta una ricchezza anche economica e non solo “sociale”. La cosa triste in tutta questa situazione è che ci si divida in modo anacronistico sui dettagli e non sulla sostanza, la sostanza è una sola: fate ciò che volete , ma se non lo fate su suolo vergine (visto che i posti alternativi ci sono) è semplicemente meglio!

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  4. purtroppo è così, che piaccia o no: un conto è la realtà dei fatti, altro è sognare che vorremmo fosse diversamente. Anche se, in alcuni casi, la realtà supera la fantasia…

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