
Se c’era ancora qualche dubbio sulla volontà di mobilitarsi e di lottare fino in fondo contro il progetto annunciato dalla Regione Piemonte in materia di ospedale e sanità, il consiglio comunale aperto in corso al Palasport lo ha definitivamente fugato. Lo testimoniano in modo inequivocabile il palazzetto gremito di gente e quanto si ascolta negli interventi. Ad aprire la seduta è stato Giandomenico Albertella, presidente dell’assemblea consiliare: Nessuno può arrogarsi di imporre scelte politiche sul tema della sanità e del diritto alla salute di tutti gli abitanti, che non deve avere colore politico. Questo è dunque un incontro non contro qualcuno, ma per difendere il diritto alla salute di tutti. Albertella ha proseguito ricordando quello che sarebbe il nuovo assetto previsto dalla presentazione del progetto regionale dello scorso ottobre (nuovo ospedale unico a Domodossola con Dea, declassamento e successiva scomparsa dell’ospedale verbanese), una presentazione fatta peraltro in modo generico e senza nessun atto amministrativo come resta a tutt’oggi. Dunque un ospedale e cittadini di serie A ed un ospedale e cittadini di serie B, una scelta scellerata. Si tratta di una prospettiva assurda e insostenibile a detta di tutti i tecnici, la cui unica “giustificazione” è un rigurgito di orgoglio di parte. Che tutto ciò debba essere respinto azzerando tutto e che si debba avviare un confronto con i tecnici lasciando fuori la politica per impostare l’unica scelta nell’interesse di tutti e cioè l’ospedale unico baricentrico, lo chiedono tre quarti dei cittadini del Vco. oltre 10.000 firme raccolte in una settimana, 25 consigli comunali unanimi, prese di posizione di tutte le componenti sociali. La lotta è per difendere il diritto alla salute di tutti i cittadini e per questo verrà condotta fino in fondo, ricorrendo eventualmente anche al referendum come estrema soluzione.