Il verbanese Roberto De Magistris, segretario provinciale del Patto per il Nord (Confederazione di Associazioni, Comitati, Movimenti, Gruppi, Partiti Politici e Liste Civiche per l’autonomia e il federalismo) manifesta indignazione per l’ennesimo colpo inferto al sistema infrastrutturale del Norditalia, con il Governo che ad opera del Ministro Salvini ha operato una drastica riduzione del 70% dei fondi totali per la manutenzione stradale, dirottando 1,7 miliardi di euro verso il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina a discapito della sicurezza quotidiana di milioni di cittadini. Alle Regioni del Nord sono stati tagliati complessivamente oltre 205 milioni (di cui 31,9 al Piemonte): È evidente – dichiara De Magistris – che le regioni che trainano l’economia italiana sono state penalizzate in modo sproporzionato, mettendo a rischio non solo i cantieri in corso, ma anche la sicurezza su strade già oggi in condizioni critiche. Questo non è un piano di sviluppo: è una manovra punitiva contro il cuore produttivo del Paese. Colpire il Nord significa indebolire l’intero sistema Italia. Significa ignorare la realtà dei territori che ogni giorno generano PIL, occupazione e innovazione. Di conseguenza il Patto per il Nord chiede con fermezza l’immediato reintegro dei fondi tagliati alle Regioni del Nord, na revisione delle priorità infrastrutturali orientata alla sicurezza dei cittadini e non a opere simboliche prive di ritorno economico reale, un piano straordinario di manutenzione e completamento delle opere già in corso.
NELLA FOTO Roberto De Magistris

