PD: LA SCELTA DELLA REGIONE PER LA SANITA’ DEL VCO RESTA GENERICA E SCRITTA SUL NULLA

PD: LA SCELTA DELLA REGIONE PER LA SANITA’ DEL VCO RESTA GENERICA E SCRITTA SUL NULLA

Sanità nel VCO: Icardi e la Regione Piemonte ancora una volta senza uno straccio di documento per una scelta che vuole privatizzare parte dei servizi ospedalieri.   Così si intitola il seguente comunicato con cui la segretaria provinciale del Partito Democratico del Vco, Alice De Ambrogi, interviene dopo le ultime prese di posizione dell’assessore alla sanità piemontese Icardi e dei dirigenti della Lega del Vco (il consigliere regionale Preioni e il senatore Montani), sul tema della sanità in provincia per una scelta che ancora una volta rimane generica e scritta sul “nulla”.

La scelta di abbandonare la strada della costruzione di un nuovo ospedale baricentrico affiancato da una forte presenza della medicina territoriale e delle Case della Salute (progetto approvato a suo tempo dalla larga maggioranza dei Sindaci del VCO) per noi è un errore. La proposta di un nuovo piccolo ospedale a Domodossola, la privatizzazione di quello di Verbania senza DEA e con molti meno servizi e reparti, la mancanza di un potenziamento della medicina territoriale e delle Case della Salute (progetto respinto dalla maggioranza dei Sindaci del VCO) rimane una scelta sbagliata e ad oggi, nei fatti, solo un annuncio.
Un progetto sbagliato perché si ispira al modello lombardo, con la scelta di voler privatizzare l’ospedale Castelli di Verbania (senza DEA e senza molti servizi e reparti) e senza investire sulla medicina territoriale e di prossimità per i cittadini con le Case della Salute. Un modello, quello lombardo che, ad esempio, sull’emergenza Covid si è dimostrato non all’altezza della sfida perché penalizza la parte pubblica; proprio come vuol fare la Regione Piemonte nel VCO.
Dall’altra parte il loro progetto è ancora, dopo un anno di annunci, solo tale. Dove sono le delibere caro Assessore? Le lettere? Dove è il progetto? Dove sono i documenti da leggere e approfondire?
Una sola cosa è certa. Il progetto dell’ospedale nuovo baricentrico, come annunciato nei giorni scorsi dal nostro deputato Enrico Borghi, aveva e ha i soldi per essere realizzato (i 60 milioni di euro stanziati dal Governo e confermati in questi giorni, quelli dell’INAIL e la quota parte della Regione) e aveva già un iter avviato con le scelte urbanistiche compiute dal comune di Ornavasso.
Il tema rimane sempre quello: la proposta del centro destra guarda alla privatizzazione dei servizi e rischia di rendere ancor di più marginale la qualità dei servizi ospedalieri nel VCO.

  1. Diciamo che il progetto è più concreto dei quintali di carta prodotti dal governo con i trilioni promessi e mai arrivati..e vabbè. In quanto all’ospedale si pagano errori del passato allorché il piano aress per Piedimulera, basato su in progetto di un architetto sconosciuto, tale Renzo Piano, è stato affossato dal referendum proposto da Ravaioli Reschigna e c. Ovvero quelli che con Chiamparino sono venuti a fare campagna elettorale, per fortuna fallimentare, per il nuovo ospedale! E anche la lega ricordo che era contraria. Il fatto che poi un ospedale venga privatizzato può significare più efficienza. In lombardia fino al covid andavano 160 mila persone in mobilita attiva da tutta Italia. Significa che gli ospedali sono tra i migliori d’Europa. Poi l’emergenza è altra cosa. In emilia è successo lo stesso! Quindi ben venga un modello misto pubblico privato e basta chiacchiere! Qui non si tratta di promettere miliardi in tv ma di fare le cose!

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    • Ad onor del vero anche la Lega ha tentennato sull’ospedale unico. Appunto, come tu dici la privatizzazione può migliorare le cose, ma può anche peggiorarle. L’errore lombardo è stato quello di potenziare il privato a discapito del pubblico: il modello misto dovrebbe essere in equilibrio, in modo da affrontare meglio eventuali e drammatiche situazioni emergenziali.

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      • È un modello misto quello lombardo…ripeto. fino a prima del coronavirus tutti in massa negli ospedali lombardi. Che poi la medicina territoriale debba essere potenziata sono d’accordo. Io parlo di strutture ospedaliere. Poi chi cura non è importante. L’importante è la qualità. La sanità pubblica era un pozzo senza fondo prima delle riforme manageriali. Non dimentichiamolo. E soprattutto senza alcun controllo. Miliardi buttati nel vater. Senza parametri di qualità da inseguire e con tanti soldi da spendere senza rendere conto a nessuno si è creato un disastro. Io punterei sulla qualità dei servizi a prezzi equi oppure finanziata esclusivamente con la fiscalità generale. Già compreso nelle tasse che paghiamo. E molto…

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        • concordo in toto. Lo spreco è la peggiore forma di caos, ovunque, sia nel pubblico che nel privato. Riguardo la Lombardia, credo che l’errore sia stato commesso nel momento in cui si è manifestata una forma di medicina territoriale a macchia di leopardo.

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