PD: RESPONSABILITA’ E NON VUOTE SPARATE. LA REGIONE NON HA CHIESTO ZONA ROSSA SU BASE PROVINCIALE

PD: RESPONSABILITA’ E NON VUOTE SPARATE. LA REGIONE NON HA CHIESTO ZONA ROSSA SU BASE PROVINCIALE

A proposito delle polemiche sulla mancata esclusione del Vco dalla zona rossa, intervengono l’onorevole Enrico Borghi e la segretaria provinciale del Pd, Alice De Ambrogi,  dichiarando che non si può giocare in una situazione così drammatica per la salute e la condizione sociale del Paese come sta facendo una parte della destra locale e regionale.  Il riferimento è alle fantomatiche proposte del consigliere regionale Preioni al ministro della salute Speranza tese appunto ad escludere il Vco dalla zona rossa, poichè non si può affidare la gestione di un fenomeno così delicato a “sparate” ad uso social, ma servono responsabilità e conoscenza della situazione, sia sanitaria che legislativa.  Il comunicato così prosegue:

Le decisioni che si stanno assumendo in queste ore non sono frutto dei capricci del Governo. Le ordinanze che il Ministro della Salute sta elaborando sono basate su 21 criteri – ELABORATI E FORNITI DALLE REGIONI – il cui incrocio stabilisce le fasce geografiche del contagio. Ai Presidenti delle Regioni spetta il monitoraggio degli indicatori della diffusione del COVID19.

Il DPCM adottato ieri dal Presidente del Consiglio stabilisce che l’adozione delle zone rosse avviene da parte del ministro della salute sentita la Regione interessata, e stabilisce che sia il territorio regionale la base sulla quale determinare quale sia la fascia di rischio da applicare.

Purtroppo, la Regione Piemonte – e non è questa la sede per fare polemiche politiche circa la responsabilità della Giunta Regionale – si trova in una condizione di estremo rischio da contagio, tale da configurare la cosiddetta fascia di scenario 4 (“zona rossa”).

Se la Regione Piemonte – che si esprime istituzionalmente attraverso il proprio Presidente, unico titolato a tenere i rapporti istituzionali col governo – riteneva plausibile la determinazione della “zona rossa” su base provinciale, avrebbe dovuto richiedere di inserire questo aspetto nel DPCM e impegnarsi in tal caso a fornire il tracciamento di tutti i 21 parametri su scala provinciale. Questo non è stato fatto.

Per cui proporre a valle proposte simili, millantando addirittura proposte fatte al ministro della salute che non sono state avanzate dai soggetti che se ne assumono la paternità, significa solo alzare inutili e pericolosi polveroni.

Con la salute dei cittadini non si può e non si deve scherzare.

Nelle foto Enrico Borghi e Alice De Ambrogi

  1. Ci sono notevoli disagi nel vivere se non in montagna , in zone “periferiche” , ma ci sono anche vantaggi. In tempi di COVID 19 , i vantaggi potrebbero fare la differenza, invece veniamo trattati come Torino, Milano e le zone ad alto contagio e alto rischio.

    Certo abbiamo una classe dirigente che è quello che è, incapace di sedersi al tavolo e confrontarsi e tal volta addirittura incapace di esprimere concetti in un italiano corretto e fluente, ma quando si tratta di non assumersi alcuna responsabilità sono efficientissimi, quando si tratta di accusarsi poi danno il meglio.

    L’esempio più fresco è appunto la ZONA ROSSA VCO, una destra con Preioni che attacca il governo dicendo che il VCO poteva rimanere fuori dalla ZONA ROSSA e un Borghi che don De Ambrogi gli rispondono che dovevano chiederlo prima, dovevano chiederlo meglio… Insomma , è disarmante che anche nelle accuse reciproche , anche legittime, non si parta da quel minimo di riconoscimento che farebbe bene a tutti noi, e che avrebbe potuto essere:
    A destra (dove c’è chi governa la regione) dicono di aver chiesto al governo che il VCO non fosse in zona rossa. A (pseudo) sinistra (dove c’è chi prende le decisioni nazionali) anziché rispondere: “dovevate chiederlo prima/dovevate chiederlo meglio”. avrebbero potuto partire riconoscendo l’oggettività del problema, ovvero se sia vero o non vero che il VCO è fuori dai parametri per essere considerato zona rossa e suggerire come modificare la scelta… invece pare sia un godimento scaricare barili.

    Sia chiaro, anche a me “piace quando posso infliggere un colpo” a un avversario politico, ma MAI perderei di vista il contesto, mi sembra che qui la politica locale dia il peggio di se. Se il cittadino medio, non è in grado di comprendere con chiarezza se i suoi sacrifici hanno senso, li considererà una sorta di abuso perpetrato ai suoi danni , e il clima continuerà a peggiorare con danno per tutti.

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