PER I POSTI LETTO NELLE RSA DEL VCO, IL PD DENUNCIA UN NUOVO CASO DI GESTIONE INACCETTABILE DELLA SANITA’ DA PARTE DELLA REGIONE

Il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Aldo Reschigna.

Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Aldo Reschigna denuncia un nuovo caso di malagestione della sanità da parte della Regione Piemonte a propopsito della distribuzione del posti letto nelle  Tsa della provincia.   La cancellazione dei posti letto di sollievo nelle RSA di Domodossola, Premosello e Cannobio per concentrare 90 posti letto di continuità assistenziale all’Eremo di Miazzina – scrive Reschigna –  era stata affrontata a ottobre in una riunione con i sindaci ossolani e di Cannobio, l’assessore Cavallera, il direttore generale dell’Asl del Vco e i direttori generali della sanità e dell’assistenza. L’impegno allora assunto dall’assessore era di trovare una soluzione entro lo scorso 10 novembre. Cosa che naturalmente non è avvenuta, a dimostrazione ulteriore del modo emergenziale con cui viene gestita la sanità regionale. La lettera del direttore generale dell’Asl Vco di disdetta dei posti letto senza che sia stato costruito un nuovo progetto ha accresciuto il senso di disorientamento nell’Ossola e a Cannobio su questo tema. Ora pare che la Giunta Regionale il 30 dicembre assumerà una delibera con cui assegnerà 20 posti letto di continuità assistenziale all’Ossola, senza che su questo ci sia stato un nuovo confronto con gli amministratori locali, come si era impegnato a fare l’assessore a ottobre. Gli amministratori si vedranno dunque recapitare una delibera di Giunta che imporrà dalla mattina alla sera decisioni che creeranno squilibrio economico nelle RSA, dovendo anche decidere dove collocare questi 20 posti letto. Questo modo di gestire l’integrazione sociosanitaria è inaccettabile.
Peraltro sottolineo un aspetto non secondario: non voler decidere attraverso un confronto che lasci il tempo di costruire soluzioni per risolvere il problema, ma unicamente aumentando i posti letto di continuità assistenziale, porterà come conseguenza a un numero eccessivo di posti letto nel Vco (20 nell’Ossola, 90 a Miazzina e 30 alla Sacra Famiglia) che rischiano di essere posti letto solo sulla carta, perché sarà l’Asl a decidere effettivamente quanti utilizzarne. Oltre alla beffa, dunque, il danno di strutture che immaginano di avere un budget a disposizione che alla fine dell’anno risulterà inferiore. Per queste ragioni concordo con la richiesta degli amministratori ossolani di un incontro urgente con la Regione Piemonte per affrontare il problema.

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