
Di limitata redditività e logistica complessa hanno parlato per lo stabilimento verbanese i delegati di Barry Callebaut ai due incontri convocati nel mese in corso al Ministero. Preso atto di tali valutazioni, considerata la disponibilità emersa dal Governo e in attesa che il tavolo di confronto si sposti a Torino, riceviamo sull’argomento una presa di posizione della Lista civica Marchionini per Rabaini che sollecita mobilitazione unitaria e consiglio comunale aperto con il seguente comunicato:
Appare evidente che la capacità di raggiungere i 3 obiettivi (salvaguardia dei circa 150 posti di lavori (che coinvolgono perlopiù famiglie del Verbano), mantenimento di una delle poche attività industriali a valenza multinazionale della provincia e permanenza delle condizioni economiche di reddito del capoluogo) richiedano un formidabile sforzo unitario della città. Un impegno che può tradursi in mobilitazione se si instaura un dialogo fra città e multinazionale. È tempo di azioni coraggiose e propositive: il Comune può essere regista, per trattare direttamente sulla base delle necessità della multinazionale e chiedendo da subito di coordinare il lavoro di consulenza per la reindustrializzazione del sito affidato da Barry Calleabaut ad un advisor. Il Comune può rivedere le condizioni urbanistiche, può intervenire, non semplice, sulle condizioni di accesso al sito, su un possibile sostegno negli investimenti e,ancorché minoritaria, nella leva impositiva. O ancora agire con iniziative mediatiche per far conoscere le ricadute sulle famiglie coinvolte, di questa decisione improvvisa e largamente incomprensibile stante il livello di produzione raggiunto. Sono contenuti di un negoziato tutto in salita che unitamente ai sindacati, all’Unione industriali, alle istituzioni nazionali e regionali, ai parlamentari locali puo’ spingere ad una schietta ricerca di una soluzione praticabile nei prossimi 8 mesi. Per questo la proposta di un consiglio comunale aperto, del capogruppo di maggioranza e del sindaco, benché sia avvenuta dopo un mese dalla richiesta, ci vede favorevoli e pronti a fare la nostra parte in una battaglia contro l’impoverimento della città.
