PREIONI ATTACCA MEDICI DI FAMIGLIA E GIUNTA CHIAMPARINO: DURISSIMA LA POLEMICA E IL PD CHIEDE LE DIMISSIONI

PREIONI ATTACCA MEDICI DI FAMIGLIA E GIUNTA CHIAMPARINO: DURISSIMA LA POLEMICA E IL PD CHIEDE LE DIMISSIONI

Le Rsa, le Casa per anziani, sono strutture private monitorate direttamente dai loro direttori sanitari. La Regione sta attuando dei protocolli, dando delle regole sempre più stringenti, però non dimentichiamoci che sono strutture private di natura privata. La Regione Piemonte si occupa in primis del sistema sanitario regionale, dei suoi 55.000 operatori che sono medici ospedalieri e infermieri ospedalieri. Alcuni medici di famiglia, sindacalizzati, oggi ci attaccano. Vogliamo dire loro, e al loro presidente, che abbiamo segnalazioni di medici di famiglia che si sono negati, che non si sono recati dai malati, che li hanno aspettati giorni e giorni, e questo certamente non ha aiutato a contenere l’epidemia. E che avrebbero già dovuto avere le protezioni necessarie, perché anche in tempi normali possono avere dei malati infettivi e quindi le protezioni bisogna averle sempre. Per quanto riguarda la medicina territoriale, con la guida Chiamparino – Saitta abbiamo avuto solo proclami, ma nulla è stato fatto. Con la Regione Piemonte a guida Lega sono triplicati i posti di sub-intensiva, e più che raddoppiati i posti di terapia intensiva. Pensate che in Piemonte, a differenza purtroppo di altre regioni, mai a nessuno è stato negato un posto in terapia intensiva. Siamo passati da 1.000 a 4.000 tamponi al giorno. La sinistra ci aveva lasciato solo due laboratori di analisi aperti, noi li abbiamo portati a 18, e prestissimo sarà aperto anche il laboratorio analisi di Verbania. Come Lega, per i nostri medici e per i nostri infermieri, quelli che sono realmente in prima linea a difenderci e a salvarci la vita, proporremo un aumento di stipendio per i mesi di marzo e aprile,  un piccolo riconoscimento per il loro grande lavoro.

Queste dal comunicato Ansa le dichiarazioni con cui il capogruppo della Lega in consiglio regionale Alberto Preioni va all’attacco di medici di famiglia e della giunta Chiamparino, dichiarazioni che non potevano certo passare inosservate e che suscitano subito una durissima polemica. Ecco l’immediata risposta dell’onorevole Enrico Borghi del Partito Democratico il quale definisce le parole di Preioni di inaudita gravità e chiede al consigliere leghista di dimostrare le accuse o di dimettersi:

Le dichiarazioni pubbliche rese dal capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Preioni, hanno un profilo di inaudita gravità. Egli ha dichiarato di avere “segnalazioni di medici di famiglia che si sono negati, che non si sono recati dai malati, che li hanno aspettati giorni e giorni,e questo certamente non ha aiutato a contenere l’epidemia. E che avrebbero già dovuto avere le protezioni necessarie, perchè anche in tempi normali possono avere dei malati infettivi e quindi le protezioni bisogna averle sempre”. Il capogruppo del partito di maggioranza relativa è un pubblico ufficiale. Se ha conoscenza di medici che, come dice lui, “si sono negati” – e quindi, oltre ad aver infranto il giuramento di Ippocrate hanno anche violato la deontologia professionale e la legge – ha il dovere di circostanziare il fatto presso gli organi competenti, professionali e non. Se invece tali circostanze non fossero provate, e l’affermazione assumesse il carattere di una generica e fumosa accusa non dimostrata, ha il dovere di dimettersi.
Ha inoltre dichiarato che “le RSA, le case anziani, sono strutture private monitorate direttamente dai loro direttori generali”. Questa affermazione è falsa due volte. La prima perchè tutto il Piemonte, e il VCO in particolare, è ricco di RSA e RISS di proprietà e/o gestione PUBBLICA (per lo più comunali). La seconda perchè, anche laddove la proprietà risulta essere privata,la funzione erogata è PUBBLICA. E sulla scorta di ciò, la Regione Piemonte è tenuta in forza di legge dapprima alla autorizzazione, e secondariamente – qualora ricorrano le condizioni – addirittura all’accreditamento (ovvero attraverso lo strumento della convenzione al trasferimento di denari pubblici per lo svolgimento da parte delle Case Anziani di funzioni di carattere sanitario-assistenziale). In forza di ciò, è obbligo e dovere della Regione Piemonte esercitare la vigilanza nei confronti delle strutture per anziani, a prescindere dalla loro natura giuridica e dal fatto che siano accreditate o meno , in quanto è sufficiente l’autorizzazione per svolgere la mansione di natura pubblica.
Se il consigliere regionale, e capogruppo, non sa queste cose, faccia la cortesia di informarsi o di tacere. E, in proposito, mi chiedo se tali posizioni siano condivise dal presidente Cirio e dall’assessore alla sanità Icardi, che essendo quest’ultimo del medesimo partito del consigliere Preioni ha il dovere di dissociarsi pubblicamente da tali affermazioni che, in caso di silenzio, si dovrebbe arguire rappresentino anche il suo pensiero. E in tal caso, le dimissioni dovrebbero essere collettive.

Dal canto suo la segretaria provinciale del Pd, Alice De Ambrogi, dichiara: Le parole hanno un peso. E qui il capogruppo della Lega Preioni ha passato il segno. Ha ragione Enrico Borghi, o si dimostra la veridicità di queste gravi accuse o ci si dimette. Piena solidarietà ai medici di famiglia che stanno facendo un lavoro straordinario per tutti noi.

Interviene anche il sindaco Silvia Marchionini: Quando si governa in una pandemia non fare errori è impossibile. Ma reagire alle evidenti difficoltà in Piemonte con accuse a chi è in prima linea dimostra superficialità e arroganza. Grazie ai medici di famiglia, avete la stima perché siamo certi che continuate ad essere fondamentali.

Nelle foto Preioni, Borghi, De Ambrogi

  1. ma si sa, è in cerca di consensi, visto che gli ultimi sondaggi danno il suo partito quasi al livello del PD….

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