Intervenendo oggi pomeriggio alla inaugurazione del secondo acceleratore lineare all’Ospedale Castelli, il sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, Alberto Preioni, ha colto l’occasione per soffermarsi sulle vicende della sanità nel territorio del Vco e in particolare sull’assetto ospedaliero della Provincia. Ha anzitutto denunciato un clima in cui si enfatizzano e sono oggetto di eccessiva strumentalizzazione i problemi della sanità, che pure esistono ma per i quali si deve dare anche doveroso spazio all’impegno profuso per risolverli e ai risultati positivi che si ottengono. In questo senso ha difeso le scelte della Regione con particolare riferimento all’investimento di 200 milioni per il rifacimento degli ospedali esistenti. Chi vuole l’ospedale unico dica dove e come, ha dichiarato Preioni. E ha aggiunto che seguire questa via significherebbe chiudere Castelli e San Biagio, riaccendere sul territorio spinte campanilistiche che assieme ad altri problemi finanziari e tecnici e ai tempi assai lunghi di progettazione e realizzazione di una struttura ex novo, allontanerebbero nel tempo quanto meno di alcuni decenni la soluzione dei problemi. Rimettere tutto in discussione significa inoltre correre il rischio di perdere i finanziamenti ora disponibili con la soluzione proposta dalla Regione, che rappresenta la via realizzabile per garantire finalmente il miglioramento dell’assetto ospedaliero e dunque della sanità territoriale in tempi accettabili.
Dimmi dove e quando
Dimmi dove e quando
Da stasera non arrivo in ritardo
E non ho più nessuna scusa stupida
Non conta neanche il traffico che c’è
Dimmi dove e quando
Da stasera non arrivo in ritardo
Senza tante parole, manda la posizione
Dimmi dove e quando
Dimmi dove e quando
“Rimettere tutto in discussione significa inoltre correre il rischio di perdere i finanziamenti ora disponibili”, che è esattamente la stessa cosa che accadde nel 2019 quando lui e Cirio gettarono nel cestino il progetto (finanziato) dell’ospedale unico a Ornavasso. Quindi grazie a loro abbiamo perso 5 anni e siamo al punto di partenza. Non abbiamo fatto neanche un passo avanti. Se avessero avuto coraggio e pragmatismo (consapevoli che la progettazione politica delle cose necessita sempre di tanto tempo), cosa che manca a entrambi, avrebbero trovato il luogo dove costruire l’ospedale (tra Ornavasso e Verbania zone disponibili c’erano e ci sono tutt’ora), e oggi sarebbe 5 anni avanti. Per quanto riguarda “chiudere Castelli e San Biagio” anche qui si cerca di “spaventare” l’utenza. Castelli e San Biagio sarebbero diventati (ridimensionati) le nuove Case della Salute (che risultano dai progetti ma non esistono oggi), e una volta pronto l’ospedale si sarebbe iniziato a demolire quanto non necessario sia a Verbania che a Domodossola restituendo tali spazi alla comunità (parcheggi e parchi pubblici). Centinaia di medici e infermieri (tutti professionisti) chiedono di concentrare le risorse in un’unica, moderna, struttura; ci sarà un motivo? sarà un capriccio? sarà per convenienza personale? o sarà perchè lavorando sul campo sono consapevoli molto di più dei politici delle reali necessità e difficoltà che si incontrano avendo due strutture lontano 40 km l’una dall’altra piuttosto che una unica con tutti i servizi? Il fatto di portare avanti l’ospedale unico avrebbe anche “stimolato” i professionisti a credere e a investire le proprie capacità sul territorio perchè in pochi anni si sarebbe arrivati ad avere una struttura moderna capace di svolgere la maggior parte dei servizi con tecnologie di avanguardia e avrebbe ridotto la migrazione verso altre strutture (non dei pazienti ma dei professionisti stessi), e avrebbe aumentato la presenza nei bandi pubblici di assunzione che oggi vanno quasi deserti. Al contrario, portare avanti una ristrutturazione, che nel migliore dei casi avverrà in 8/10 anni, non sarà di stimolo a “rimanere” sul territorio e non sarà di stimolo per chi verrà richiesto tramite i bandi stessi perchè si troveranno ostacoli e difficoltà lavorative durante l’esecuzione stessa dei lavori. Un noto primario alcuni anni fa fu molto esplicito: “ci sono 3 Tac nel VCO di medio livello e abbastanza “obsolete”, sarebbe molto meglio averne una, funzionante h24 di altissimo livello e moderna”.
Se in futuro decidesse di fare politica, ma sarà difficile in quanto caratterizzato di troppo pragmatismo, ci avvisi, sicuramente avrà il mio voto (indipendentemente dallo schieramento scelto). Purtroppo la politica ormai serve a buttare fumo, fumo negli occhi della gente, il populismo imperante è troppo convincente nei confronti dell’analfabetismo funzionale che contraddistingue questa generazione di itagliani (non preoccupatevi è un errore voluto ma che ci descrive perfettamente). San Biagio e Castelli sono destinati a morire per carenze che la politica non è in grado di “guarire” indipendentemente dalle scelte di facciata che dobbiamo digerire. P.s. che preioni parli di campanilismo, poi…….. ma proprio ci vuole prendere per il culto?