PROSEGUE LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DELLA MEMORIA

PROSEGUE LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DELLA MEMORIA

In occasione della Giornata delle Memoria, proseguono gli appuntamenti della II edizione della rassegna “Frammenti di memoria”, organizzata dall’Istituto Storico della Resistenza “Piero Fornara” di Novara e del Vco. Nell’ambito della rassegna, il 3 marzo 2023 alle ore 19 presso la Biblioteca Civica Ceretti di Verbania, prosegue il percorso cinematografico Cinememoria dedicato al cinema concentrazionario curato dalla Società Filosofica Italiana sezione di Verbania e dall’Istituto Storico della Resistenza “P. Fornara”, con la proiezione del film “Andremo in città”, prodotto nel 1966 e diretto da Nelo Risi. Il film è un adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 1962 scritto da Edith Bruck, moglie del regista e sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen. La proiezione sarà introdotta da Michele Rizzi, presidente della Società Filosofica Italiana Sezione di Verbania e da Federica Caniglia. Per ulteriori informazioni scrivere a info@isrn.it oppure a verbania@bibliotechevco.it.

Nella Jugoslavia, durante la seconda guerra mondiale, la giovane Lenka vive in un piccolo villaggio con il fratellino cieco Mischa, ella vive sola, a seguito della morte della madre e della scomparsa del padre Ratko, dopo che questi, un maestro elementare ed ufficiale riservista ebreo, è stato internato dai nazisti. I due fratelli vivono aiutati da alcuni amici, tra i quali Ivan, un partigiano del quale Lenka si innamora. Quando il padre, ufficialmente dato per morto, ricompare, Lenka lo accudisce nascondendolo nella soffitta, sostenendo contemporaneamente Mischa, continuando a descrivergli la realtà che non può vedere e promettendogli una nuova vita in “città” ed un’operazione che dovrebbe dargli la vista ma, all’arrivo delle SS, Ratko si sacrifica per non rivelare la presenza di Ivan che giace ferito ed altrettanto farà Lenka, che si incammina verso il treno diretto al campo di sterminio. Durante il viaggio la giovane, abbracciando il fratellino, gli descrive uno scenario inesistente, con l’approssimarsi della “città” e la prospettiva dell’operazione con la quale “potrà vedere tutto”.

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