Il consigliere comunale Patrich Rabaini di Comunità.Vb è tra quelli che hanno sollevato con maggior vigore le accuse al sindaco per la cena di gala offerta alle Frecce Tricolori e pagata con denaro pubblico. Dopo la lettera diffusa oggi dall’amministrazione comunale (da noi già pubblicata) corredata dall’elenco degli invitati, Rabaini torna all’attacco con il seguente documento in cui ribadisce in pieno tutte le sue riserve e invita sindaco e giunta a pagare di tasca propria la cena agli invitati non istituzionali.
La livorosità e l’aggressività mostrate dal Sindaco nel rispondere ai legittimi dubbi sui costi della cena di gala per le Frecce Tricolori, tradiscono un certo nervosismo e non risolvono il problema di fondo; ossia l’opportunità di spendere 2.600,00 euro (4.000,00 euro è la somma impegnata dal Dirigente e non l’ho inventata io) di denaro pubblico per una cena al Grand Hotel, fermo restando che lo spettacolo che ci hanno regalato è stato indiscutibilmente bello.
Innanzitutto, cominciamo con il dire che la cena non di Gala non è per nulla prevista dal cerimoniale delle Frecce Tricolori come vorrebbe farci credere il Sindaco, nel tentativo di dare una giustificazione “pseudo Istituzionale” all’uso di denaro pubblico per una cena al Grand Hotel. Dunque, senza giraci troppo in giro, non può che essere una Cena di Gala voluta dall’amministrazione contrariamente a quanto ci dice il Primo Cittadino.
Diciamo anche, che da lunedì scorso sono stato letteralmente “rimbalzato” dal dirigente, il quale solo questo pomeriggio alle 17 mi ha consegnato l’elenco che ho più volte richiesto nell’esercizio dei miei doveri ispettivi e di controllo di Consigliere Comunale di minoranza. Con questa grave scorrettezza nei miei riguardi, traspare evidente il fatto che a Verbania esistono amministratori di serie A (il sindaco) e di serie B (il sottoscritto); pazienza me ne farò una ragione.
Detto elenco, invece, il Sindaco l’ha avuto immediatamente per poterlo inoltrare ai media nel tentativo, mal riuscito, di ostentare tranquillità sul proprio operato. Una ostentazione di tranquillità che certo non è sfuggita ai Verbanesi i quali, già in diverse occasioni, hanno dimostrato di non essere poi così “distratti” o “disattenti” alle questioni legate all’amministrazione della Città.
Ad ogni buon conto, per me era e resta inopportuno, spendere denaro pubblico per eventi non indispensabili, se non altro per il dovere di “sobrietà” che dovrebbe guidare gli amministratori pubblici, particolarmente di questi tempi.
Qualora la Giunta di Verbania avesse ritenuto, comunque, opportuno offrire una cena di Gala, che si applichi l’unico protocollo oggi vigente ossia quello del 2006 emanato con Decreto del Presidente del Consiglio.
Ed allora, sarebbe assolutamente legittimo e doveroso ospitare le cariche Istituzionali della Città e considerare “graditi ospiti” di Verbania gli appartenenti alle Frecce Tricolori. D’altro canto, invece, mi chiedo perché invitare solo alcuni dipendenti comunali e altri no, alcuni fornitori e altri no. Perché alcune associazioni sì e altre no; non hanno forse tutte pari dignità? Perché alcune autorità sì e altre no. Mi sarei aspettato una risposta più serena e coerente con le scelte fatta da questa amministrazione invece di una risposta piccata e astiosa.
Insomma, i dubbi sull’opportunità di questa cena di gala rimangono esattamente come prima e, francamente, l’unica cosa stucchevole in tutto ciò, è lo stridore delle unghie sui vetri per giustificare uno scivolone della Giunta.
Ad ogni buon conto, poiché sono fermamente convinto di ciò che ho detto sabato e perché non vorrei che nei Verbanesi si insinuasse il sospetto che, in fin dei conti, si è trattato di una cena solo per amici, si potrebbe tagliare corto e chiudere qui un caso che è diventato più grande di quel che è. In tal senso, faccio al Sindaco una semplice proposta: tolte le cariche Istituzionali e i rappresentanti delle Frecce Tricolori cui la cena è dovuta, faccia il “bel gesto” cui tiene tanto e sia Lei stessa ad offrire di tasca propria, o insieme alla giunta se lo ritiene, la cena ai circa 30 invitati non ricompresi nel Decreto del Presidente del Consiglio del 2006.
Trenta coperti al Grand Hotel sono solo 1.500 euro, ossia la metà dell’indennità lorda che il sindaco percepisce mensilmente. Come vede Sindaco per far giustizia verso i verbanesi e mettermi a tacere, alla fine, basta poco.
E se poi, Sig. Sindaco vuol fare l’ulteriore “bel gesto”, che ha preannunciato offrendo un meritato e “sobrio” rinfresco ai volontari che hanno contribuito a rendere possibile la bella manifestazione delle Frecce, prenda esempio dal Signor Questore del Vco che in occasione della Festa della Polizia, ha pagato di tasca propria il rinfresco, e faccia altrettanto
Nella foto Patrich Rabaini