REPORT ANNUALE SUL TERZIARIO NELL’ALTO PIEMONTE. LA SITUAZIONE NEL VCO

REPORT ANNUALE SUL TERZIARIO NELL’ALTO PIEMONTE. LA SITUAZIONE NEL VCO
Alla Confcommercio di Novara il professor Alessandro Minello dell’Università Ca’ Foscari ha illustrato il report Centro Studi sul Terziario del Piemonte Nord,  presenti Luca Trinchitella, presidente dell’Ente Bilaterale Terziario Novara e Vco, e Maurizio Grifoni, presidente di Confcommercio Alto Piemonte. Ecco di seguito un estratto del relativo comunicato che evidenzia un tessuto imprenditoriale in cambiamento e in particolare la situazione nel Verbano Cusio Ossola.

Il 2021 si presenta come un anno di parziale ripresa per il sistema economico del Piemonte Nord, anche se le ripercussioni dovute alla crisi pandemica continuano a farsi sentire. 

Il tessuto imprenditoriale, nel suo complesso, registra una crescita del +0.1% rispetto al 2020 e l’apporto di +98 unità locali nel totale economia delle quattro province dell’area, anche se l’andamento di questo 2021 è stato piuttosto altalenante, evidenziando una prima parte dell’anno in forte aumento (+0.7% pari a +616 unità locali) e un secondo semestre in calo (-0.6% pari a -518 unità locali). Si tratta comunque di un risultato incoraggiante, dopo il lungo periodo di flessione che ha visto le aziende del territorio ridursi ad un tasso medio del -2.3% nei quattro anni precedenti, con un bilancio complessivo di -2.041 esercizi dal 2017 al 2020. 

I dati provenienti dall’archivio Infocamere indicano un 2021 ancora incerto per le aziende del reparto agricolo e industriale (entrambi in diminuzione del -0.3%), ma in miglioramento per il sistema terziario (+0.3%), che continua a mantenere la maggior consistenza di imprese a fine anno, inglobando il 64,1% delle realtà imprenditoriali del Piemonte Nord. Nell’area, si contano un totale di 54.456 localizzazioni terziarie attive, per la maggior parte distribuite tra i comparti dei servizi (43.3%) e del commercio (40.4%). Nel corso del 2021 sono +175 quelle che si aggiungono allo stock precedente, per la maggior parte collocate nell’area orientale del territorio, delimitata dalle delegazioni dell’Ossola e di Novara. 

Si tratta prevalentemente di unità locali secondarie di aziende con sede esterna alle quattro province, in aumento del 2.5% (pari a +174) nel territorio. Un fenomeno che ha avuto un exploit in questo 2021, ma che prosegue oramai da diverso tempo (+196 dal 2016 al 2020). Così come continua, d’altra parte, la trasformazione del tessuto imprenditoriale locale, che negli ultimi anni ha visto un assottigliamento delle sedi d’impresa (-1.095 dal 2016 al 2020) e aumento delle rispettive filiali (+115 dal 2016 al 2020). Anche nel 2021, si registra un’ulteriore riduzione delle prime (-0.1% pari a -40) e un relativo incremento delle seconde (+0.7% pari a +41). 

Un dato che sembra trovare riscontro nell’andamento della classe imprenditoriale terziaria locale, in progressiva flessione negli ultimi anni nel territorio del Piemonte Nord (-2.9% pari a -1.886 figure dal 2016 al 2020) e in permanente difficoltà anche in questo 2021, che registra un ulteriore -0.7%, corrispondente ad una perdita di -742 tra titolari, soci e amministratori di società. Classe imprenditoriale che, oltre a ridursi, continua ad invecchiare, evidenziando la mancanza di un ricambio generazionale. Quello che preoccupa maggiormente è l’ingente flessione degli imprenditori con meno di 50 anni (-13.0% pari a -3.370 dal 2016 al 2020) a fronte del contemporaneo aumento delle classi superiori (+3.9% pari a +1.484 dal 2016 al 2020). Fenomeno che trova continuità nel corso del 2021, in cui si riscontrano ulteriori diminuzioni nei primi (-3.6% pari a -946 imprenditori under 50) e nuovi incrementi nei secondi (+1.4% pari a +509 imprenditori over 50).

All’interno di tale scenario, il comparto risultato maggiormente in difficoltà in quest’ultimo anno è sicuramente quello del commercio, dove si evidenziano bilanci negativi in entrambe le variabili in esame (-0.6% pari a -135 unità locali e -1.4% pari a -324 imprenditori). A soffrire di più, nel loro complesso, sono state le attività all’ingrosso, a fronte di una sostanziale stabilità di quelle al dettaglio. Più incerta la situazione nel turismo, dove, sebbene le aziende del settore continuino a registrare un trend di crescita (+0.2% pari a +16 unità locali) dopo i già buoni risultati del 2020 (+0.4% pari a +31 unità locali), si evidenzia un ennesimo assottigliamento della classe imprenditoriale (-1.4% pari a -146 imprenditori), in particolare nell’ambito ristorativo, il più colpito in questo biennio dalle misure di contenimento del virus adottate dal Governo. L’unico comparto che possiamo definire solido, nella complessità del periodo che sta attraversando il Paese, è quello dei servizi, dove si osservano allo stesso tempo un cospicuo aumento delle imprese (+1.3% pari a +294 unità locali) e uno più contenuto degli imprenditori (+0.1% pari a +33 figure), con una maggior propensione alla nascita di nuove realtà di supporto all’imprenditorialità e alle funzioni di ufficio.

Verbano Cusio Ossola 

Al 31 dicembre 2021, sono 9.954 le localizzazioni attive nel settore terziario della provincia di Verbano Cusio Ossola, il 18.3% di quelle presenti nel territorio del Piemonte Nord. I dati provenienti dall’archivio Infocamere evidenziano un tessuto imprenditoriale in espansione (+0.5%) rispetto al 2020, con un bilancio positivo di +52 unità locali, provenienti prevalentemente dal distretto di Ossola e da quello dei Laghi. Il quadro è indicativo di un’economia locale in ripresa dalla crisi pandemica e in fase di cambiamento, all’interno della quale continuano a diminuire le sedi d’impresa (-0.3%), un fenomeno progressivo che nei quattro anni precedenti ha registrato una contrazione totale di -96 attività, ma risultano in aumento le relative filiali (+1.9%) e soprattutto le unità locali secondarie di aziende con sede esterna alla provincia (+4.0%), indice di un elevato interesse nell’investire nel territorio.

A sostenere principalmente la tenuta del settore è il comparto dei servizi (+1.2%), che nel corso del 2021 realizza un bilancio complessivo di +43 unità locali (erano state +81 dal 2016 al 2020), spinto dall’aumento generalizzato dei “Servizi alle imprese” (+2.4%) e da quello più contenuto dei “Servizi alla persona” (+1.0%). Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, il turismo continua a dimostrare la sua resilienza, mantenendo un andamento lineare di crescita nell’ultimo biennio e incrementando lo stock di imprese durante il 2021 (+0.5% pari a +12 unità locali), sostenuto in modo particolare dallo sviluppo delle strutture ricettive più economiche degli “Alloggi per brevi soggiorni e B&B” (+11.2%). Il commercio mantiene una certa stabilità (-0.1% pari a -3 unità locali), rispetto al periodo precedente che aveva visto una progressiva decrescita del settore (-168 attività dal 2016 al 2020). Al suo interno, due tendenze opposte: a fronte di una riduzione della “Vendita all’ingrosso” (-2.1%), crescono gli “Esercizi al dettaglio” (+0.6%), apportando un totale di +15 realtà imprenditoriali al territorio, concentrate nell’area dei Laghi e nel settore “Alimentare” (+2.4%), mentre permangono invece le difficoltà del “Moda-Fashion” (-3.1%).

Meno incoraggiante, l’andamento della classe imprenditoriale terziaria. Al 31 dicembre 2021 si contano un totale di 10.827 imprenditori in provincia di Verbano Cusio Ossola, il 17.1% dei presenti nel territorio del Piemonte Nord. Il bilancio annuale evidenzia una contrazione della compagine (-0.6% pari a -62 figure), che coinvolge in misura maggiore titolari, soci e amministratori di età compresa tra i 30 e i 49 anni (-3.9%) – provenienti prevalentemente dal distretto di Ossola e da quello dei Laghi – e non risparmia quelli di età inferire ai 30 anni (-7.0%). La crisi riguarda nello specifico i comparti del commercio (-1.6%) e del turismo (-1.2%), mentre quello dei servizi (+0.7%) mantiene una buona tenuta, in linea con il contesto economico precedentemente argomentato.

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