Il Comune di Verbania è lieto di pubblicare un comunicato condiviso con i giovani coinvolti che testimonia una bella storia di crescita e di rispetto. Nelle scorse settimane la spiaggia Azzurra ai Tre Ponti era stata utilizzata per una festa di diciottenni. I ragazzi al termine dei festeggiamenti avevano grossolanamente ripulito l’area, lasciando poi i rifiuti a ridosso della stessa. Rintracciati dalla Polizia Locale, si sono assunti le loro responsabilità e con maturità hanno portato a termine l’impegno assunto con la vicecomandante Ilaria Salmi e si sono quindi recati presso la spiaggia per svolgere le operazioni di pulizia. Il Comune ha provveduto al controllo di quanto fatto.
Ora i ragazzi scrivono: Teniamo a informarvi che abbiamo avuto un nuovo e cordiale confronto con la responsabile del chiosco e della pulizia della spiaggia. In quell’occasione ci siamo nuovamente scusati per quanto accaduto, e il dialogo si è concluso in un clima di totale serenità e comprensione, fino a sciogliersi in un momento di leggerezza e sorriso reciproco. Desideriamo anche comunicarvi che riteniamo importante mostrare ai cittadini sia il rispetto verso le autorità e verso chi frequenta la spiaggia. Crediamo fermamente che episodi come questo possano rappresentare un’occasione educativa e di crescita, e che il messaggio più utile da trasmettere sia che la gioventù non è un nemico da combattere, ma una risorsa da ascoltare, formare e coinvolgere in un confronto positivo e costruttivo con il territorio. Rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o comunicazione, e vi ringraziamo sinceramente per la disponibilità, la comprensione e l’approccio dialogante con cui avete gestito questa situazione.
Il sindaco Giandomenico Albertella commenta: Una denuncia avrebbe pesato sul futuro di giovani che invece avevano solo bisogno di comprendere: rispettare il bene pubblico e assumersi le proprie responsabilità non sono opzioni. A fare da esempio sono sempre gli adulti, che hanno la responsabilità di guidarli in un processo di maturazione e, laddove possibile, aiutarli a guardare oltre, a riconoscersi in una comunità e a rimediare agli sbagli. Questo credo sia un buon lieto fine per tutta Verbania. Siamo contenti che i ragazzi abbiano compreso e agito: la punizione fine a se stessa sarebbe stata sterile. L’obiettivo è che diventino cittadini consapevoli.


Non solo spiagge. La pulizia del Lago Maggiore, particolarmente i suoi fondali, non è solo un atto ecologico, ma un vero e proprio investimento strategico per il futuro di Verbania. Basta guardare a Omegna: il lungimirante sindaco Daniele Berio ha dimostrato la visione giusta accogliendo e ospitando SpazzApnea, con risultati a dir poco spettacolari. Verbania deve seguire questo esempio, ma andando ben oltre il singolo evento.
Serve un programma pluriennale per un lago più pulito.
SpazzApnea non deve essere una “una tantum”. Le amministrazioni lacustri devono insieme predisporre un programma pluriennale di monitoraggio e pulizia dei fondali, con l’obiettivo ambizioso di ottenere certificazioni di qualità ambientale per le acque dei lungolaghi. Questo richiede un impegno politico coordinato, costante e strutturato.
Per raggiungere questi risultati, perché il nostro lago è di tutti, il Comune di Verbania non può agire da solo. È fondamentale coinvolgere aziende private, locali e nazionali, specializzate in bonifiche ambientali, recupero e riciclo. Questo potrebbe avvenire tramite sponsorizzazioni o accordi di responsabilità sociale d’impresa, garantendo l’utilizzo di mezzi navali e attrezzature all’avanguardia.
Allo stesso tempo, la collaborazione con associazioni ambientaliste come SpazzApnea ODV è cruciale. Loro possono aiutarci a mappare i fondali, identificare le aree critiche e monitorare l’impatto degli interventi. Non solo: l’analisi dei tipi di rifiuti recuperati ci darà informazioni preziose sulle fonti di inquinamento, permettendoci di agire alla radice del problema.
Un progetto di questa portata richiede risorse. Dobbiamo identificare e accedere a fondi europei, nazionali o regionali dedicati alla tutela ambientale. Ma non fermiamoci qui: promuovere campagne di crowdfunding o donazioni civiche può coinvolgere attivamente la comunità, in particolare per la pulizia dei fondali antistanti le spiagge. Senza un intervento deciso, la Bandiera Blu rimarrà un miraggio per i verbanesi, appannaggio solo della spiaggia del Camping Isolino. A proposito, non dimentichiamoci che la mancanza di servizi igienici lungo la litoranea è un ostacolo insormontabile per ottenere la Bandiera Blu.
“SpazzApnea Verbania” non dev’essere solo pulizia, ma competizione e consapevolezza civica ed ecologica.
L’esempio dei ragazzi di Verbania che hanno ripulito la spiaggia dimostra un potenziale incredibile. L’assessore all’ambiente della nostra città deve fare di “SpazzApnea Verbania” un’operazione prioritaria. Non una semplice raccolta, ma una vera e propria competizione subacquea! Coinvolgiamo non solo apneisti e subacquei professionisti o amatoriali, ma anche squadre di cittadini, magari in collaborazione con i diving center locali.
Ma il vero impatto arriva dopo. La consapevolezza nasce dal vedere e toccare con mano l’entità del problema. Per questo, “SpazzApnea Verbania” dovrebbe concludersi con un’installazione civica di grande impatto: l’Esposizione dei Rifiuti in Piazza Garibaldi. Immaginate: un ammasso di rifiuti ben catalogato, accompagnato da pannelli informativi sui danni ambientali. Un monito tangibile e potente, esposto per settimane, che diventi un punto focale per dibattiti pubblici, laboratori educativi per le scuole e iniziative artistiche a tema ambientale.
Inoltre, analizzare i dati sui rifiuti recuperati può trasformare i cittadini in “scienziati per un giorno”, contribuendo a una conoscenza più approfondita del problema e integrandosi nei programmi scolastici.
La consapevolezza va coltivata. Servono campagne di comunicazione mirate che utilizzino tutti i canali (social media, stampa locale, eventi pubblici) per raccontare le storie dei volontari, mostrare i progressi e mantenere alta l’attenzione sul tema della sostenibilità del lago. L’obiettivo finale? Un cambiamento profondo nelle abitudini e nella consapevolezza dei cittadini.
Come si cambia? Con l’Educazione Ambientale Continuativa. Integriamo nei programmi scolastici moduli dedicati alla tutela del lago e alle pratiche sostenibili, partendo dall’esperienza dei fondali puliti.
Alla sensibilizzazione devono affiancarsi misure concrete: installiamo più cestini per la raccolta differenziata lungo il lungolago e in prossimità delle spiagge, e aumentiamo la vigilanza per prevenire l’abbandono dei rifiuti.
E la ciliegina sulla torta? Un “Patto per il Lago”. Promuoviamo un accordo collettivo con cittadini, attività commerciali, operatori turistici e associazioni per l’adozione di pratiche più sostenibili: riduzione della plastica, gestione responsabile dei rifiuti. Potremmo, ad esempio, regalare tramite sponsor bottiglie di metallo ricaricabili nei punti di erogazione dell’acqua dell’acquedotto, per combattere la proliferazione delle bottiglie di plastica abbandonate in estate.
L’esempio di Omegna e la storia dei ragazzi di Verbania dimostrano che la comunità è pronta a rispondere. Una guida politica responsabile non solo aderirebbe a SpazzApnea e pulirebbe i fondali del Lago Maggiore, ma innescherebbe un processo virtuoso di rinnovamento civico e ambientale per l’intera città.
Fondali puliti sono un investimento strategico importantissimo. Non solo per la Bandiera Blu, ma per attuare con la Regione Piemonte un ambizioso piano strategico ecosistemico che farebbe risparmiare energia, limitare l’emissione di anidride carbonica in atmosfera e persino risolvere i problemi dei produttori vitivinicoli del Piemonte, creando una nuova economia basata sui fondali del Lago Maggiore.
Cittadini consapevoli del fatto che sono loro stessi i primi fruitori del bene pubblico, tanto da avere un naturale interesse a che questo sia conservato bene e a lungo. Questo epilogo non era per niente scontato, per il contesto sociale in cui stiamo sopravvivendo, quindi maggiormente gradito. Auspico che gli stessi ragazzi si facciano portatori di questi valori ispirando altri a difendere la cosa pubblica come fosse la propria (di fatto lo è). Un riconoscimento va dato anche alle famiglie di questi ragazzi perchè hanno certamente “seminato” bene.