Tra le novità annunciate ieri sera dal presidente del consiglio Giuseppe Conte sulla fase due dell’emergenza coronavirus a partire dal 4 maggio ci sono riapertura del comparto manifatturiero, edile e cantieristico, ok a cibo da asporto e attività motoria ma solo individuale, obbligo di indossare la mascherina in strada e sui mezzi, permesso di visitare i parenti, possibilità di raggiungere la propria residenza o domicilio (se non coincidenti) dopo il lockdown, attività motoria individuale e allenamenti per sport professionisti, possibilità di andare a trovare i propri parenti, possibilità di celebrare i funerali con un numero ridotto di persone. Cliccando di seguito è possibile avere informazioni dettagliate sulle schede della Lega delle Autonomie Locali Italiane:
Riceviamo numerosi commenti di lettori. Anche se la portata delle limitazioni persistenti era in gran parte prevedibile per i ripetuti richiami alla massima cautela, c’è chi esprime delusione per una ripresa giudicata troppo lenta e graduale. Qualcuno confidava in una libertà di uscita maggiore per i cittadini, che invece dovranno comunque giustificare sempre i loro spostamenti; si è voluto sostanzialmente evitare il rischio di percepire l’allentamento delle misure come un vero e proprio ritorno alla normalità, che non ci sarà invece ancora per lungo tempo.
Intanto si segue con attenzione la situazione nel vicino Canton Ticino, anche per le implicazioni derivanti dal movimento dei numerosi lavoratori frontalieri. Da oggi inizia una lenta riduzione delle misure di contenimento della diffusione del contagio. Riaprono centri commerciali e negozi del fai da te e giardinaggio, parrucchieri e centri estetici, impianti di autolavaggio, studi medici e legati alla salute. Restano le limitazioni per strutture turistiche ricettive e campeggi, per attività di cantiere e attività industriali.
