RITROVATO IL CANE DELL’ESCURSIONISTA DISPERSO

RITROVATO IL CANE DELL’ESCURSIONISTA DISPERSO

In un comunicato congiunto, Carabinieri Forestali Val Grande, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e speleologico, Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino Guardia di Finanza, Protezione Civile comunicano che oggi è stato rintracciato il cane Efra dell’escursionista varesino disperso domenica 17 novembre nel Parco Nazionale della Val Grande e poi recuperato ferito ma in vita, dopo due notti passate fuori, dai soccorritori. Il cane che era con l’uomo, una femmina di pastore bergamasco, non era però stato ritrovato e ogni ricerca era rimasta senza esito. Dopo 10 giorni dall’incidente, l’animale è stato però avvistato oggi nella zona di Cicogna; le pattuglie dei Carabinieri Forestali del Parco ed un volontario del Soccorso Alpino sono giunti sul posto per individuare l’animale segnalato nei boschi.  Appare in salute e viene riconsegnato oggi pomeriggio alla famiglia.

  1. eh certo, queste sono le cose fondamentali, ora possiamo finalmente dormire tranquilli! ;))

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    • Io sono molto felice che la cagnolina sia sana e salva e anche il padrone, mi dispiace per te e per la tua mancanza di empatia, staff di verbaniamilleventi vi ringrazio per tutte le notizie

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      • caro signore, io sono diretto e non ipocrita come la maggior parte della gente: il padrone avrebbe potuto starsene a casa e non esporti ai pericoli, obbligando poi l’attivazione dei soccorsi, a carico naturalmente della collettività, per una cosa non necessaria e futile, quanto al cane, a maggior ragione spendere soldi pubblici per utilità private mi sembra ingiusto nei confronti di chi ha veramente bisogno, considerato anche l’enorme debito pubblico; beato lei che vive nel mondo edulcorato della fiabe che non deve confrontarsi con le bruttezze e le miserie del mondo!

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        • caro marco, ciascuno di noi (naturalmente secondo il suo pensiero) visto che è diretto e assolutamente non ipocrita, dovrebbe starsene a casa e non esporsi a pericoli. Uscire di casa la mattina porta ciascuno di noi a rischi che non possono essere a carico della collettività. Dovremmo tutti rimanere a casa sperando di non cadere sulle scale o di avere un raffreddore. Sarebbe una bella cosa per non gravare sulle spese per ottenere servizi dallo stato inutili e gravose. Le tasse che paghiamo, del resto non tutti le pagano, destiniamole ad altro, per esempio potrebbero servire a mantenere una classe politica improponibile, come del resto stiamo facendo…….. alegar (sempre meno)

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          • mi perdoni, ma come ho notato in altri commenti, lei distorce il mio pensiero: non ho detto che dobbiamo tutti stare a casa e non esporci ai pericoli, bensì che chi si espone a pericoli non necessari per pure diletto, come chi va a spasso in montagna o in ogni dove, non quindi per lavoro o altra cosa utile e necessaria, non credo debba far ricadere il suo piacere sulla comunità, come del resto succede nella vicina svizzera, lontani anni luci dai miseri italioti!

  2. Ottimo esempio di capacità di un animale di “trovare ” la strada di casa , ritornando dove il “padrone” aveva ( presumo ) lasciato l’auto prima dell’avventura in valle; fiuto e senso d’orientamento innati nei cani. Da domandarsi come ha fatto a sopravvivere per circa 10 giorni nel bosco ! Complimenti alla cagnetta. Ugo Lupo

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