Sabato 24 aprile alle ore 15 appuntamento con il presidio in difesa dell’Ospedale Castelli. Nelle ultime ore i consiglieri comunali promotori Laura Sau, Giovanni Battista Finocchiaro, Giovanni Alba hanno ricordato ancora in una conferenza stampa (foto) i motivi dell’iniziativa LIBERIAMO IL CASTELLI che ha raccolto l’adesione di tutti i gruppi politici (ad eccezione della Lega), nonchè di associazioni, comitati, istituzioni e cittadini. Si manifesta per chiedere con assoluta urgenza la massima attenzione sui temi che riguardano le condizioni e le prospettive dell’ospedale cittadino: dunque in particolare ripristinare tutte le attività temporaneamente sospese e trasferite in seguito all’emergenza Covid rispettando le direttive regionali e scongiurare ogni ipotesi di privatizzazione. Ricordiamo il comunicato con cui è stata annunciata l’iniziativa:
L’EMERGENZA PANDEMICA tuttora persiste e non dà tregua, e tutto il sistema sanitario fatica a reggere lo sforzo richiesto; il personale sanitario preposto, da più di un anno, si prodiga per affrontare al meglio le necessità, ma, a dire il vero , si ritrova a lavorare in un sistema sanitario che ha messo in luce tutti i suoi limiti proprio in condizioni emergenziali.
Il Consiglio Comunale di Verbania, all’unanimità, dopo che la rappresentanza della Lega ha vergognosamente abbandonato la riunione per non votare a favore dell’ospedale Castelli, ha approvato il giorno 11 marzo 2021 un ordine del giorno che chiede alla Regione Piemonte e all’ASL VCO di riportare alla funzionalità l’attività urgente e quella oncologica e chirurgica, come da prescrizione regionale (DIRMEI); e di ristabilire, terminata l’ondat pandemica, così come negli altri presidi ospedalieri del VCO , tutte le attività precedenti, investendo le risorse necessarie per recuperare e potenziare in tempi rapidi il ritardo che si è accumulato in seguito al blocco di tutte le attività programmate sia nei reparti che negli ambulatori.
Lo stesso ordine del giorno chiede rassicurazioni sul rispetto della direttiva regionale del 27 gennaio 2021 che disponeva il ripristino dei posti letto dedicati alle attività chirurgiche e all’ unità di terapia intensiva coronarica presso il Castelli.
I cittadini verbanesi stessi, attraverso mail e lettere ai consiglieri comunali, hanno espresso chiaramente il disagio che devono affrontare per cure periodiche a e altre prestazioni sanitarie non disponibili a Verbania.
Non da oggi è apparso velato l’orientamento di privatizzazione del nostro nosocomio, e la Regione Piemonte non ha certamente rassicurato la cittadinanza verbanese e quella limitrofa (parliamo di 100.000 abitanti che nella stagione estiva ordinaria si moltiplicano per 10) su quali siano le sue reali intenzioni in merito alla organizzazione o riorganizzazione ospedaliera.
Per questo e altri motivi abbiamo deciso di organizzare un presidio davanti all’ospedale Castelli il giorno 24 aprile 2021 alle ore 15, invitando i consiglieri comunali che hanno approvato l’ordine del giorno ad unirsi a noi nel manifestare una pressante richiesta di attenzione su questo tema.
Il Comitato Salute Vco ricorda dal canto suo la petizione lanciata a sostegno del presidio di sabato 24 aprile che ha raccolto in breve numerosissime adesioni. Ricordiamo anche il documento con cui il Comitato ha manifestato la propria adesione al presidio:
La chiamata a raccolta dei cittadini promossa da alcuni Consiglieri comunali di Verbania per una manifestazione di protesta davanti all’ospedale Castelli per sabato 24 aprile alle ore 15 è un fatto significativo, di cui non si trovano tracce nel pur tormentato passato.
Ciò avviene a causa della politica sanitaria che questa amministrazione regionale testardamente persegue nonostante l’opposizione ragionata dei cittadini, che non vengono nemmeno tenuti in considerazione, quasi fossimo in un regime dittatoriale.
È l’iceberg di una rabbia per i diritti negati, che ha superato il limite di guardia e raggiunto livelli mai visti.
Infatti, hanno dato la loro adesione anche alcuni consiglieri dell’opposizione mentre la Lega, lo diciamo con molto dispiacere, non solo non ha aderito all’iniziativa, ma con una clamorosa decisione è uscita dall’aula per non firmare l’Ordine del giorno a favore dell’ospedale Castelli, approvato poi all’unanimità da tutti gli altri Consiglieri presenti.
Ed è proprio il massimo esponente di questo partito in Consiglio regionale, incidentale rappresentante del VCO, che con massima parzialità sta usando ogni mezzo per arrivare a privatizzare il Castelli, con benefici che nessuno ha capito quali siano e che non sono mai stati da lui adeguatamente motivati. Un sopruso.
Il progressivo svuotamento del nostro Ospedale, utilizzando le difficolta indotte dalla pandemia, non è che la prova evidente di queste intenzioni. Anche le anticipazioni filtrate la scorsa settimana sul fantomatico studio IRES non fanno che confermare che il sud della provincia – con i suoi 100 mila abitanti e presenze estive oltre i due milioni – rimarrà senza riferimento ospedaliero. E tutto questo andrebbe a vantaggio anche del Coq di Omegna; che è di proprietà pubblica, ma è ormai diventato una clinica privata, che gode delle amorevoli attenzioni della Direzione della nostra ASL, grazie ad uno sponsor di …. Massimo livello.
Sabato 24 aprile alle ore 15 quindi, con tutte le cautele del caso, i cittadini del Verbano sono tutti invitati ad essere presenti e a manifestare il loro dissenso. UNA MANIFESTAZIONE SEMPLICE E SIMBOLICA APERTA A TUTTI, non solo ai Verbanesi, proprio per quanto l’Amministrazione regionale sta preparando a danno di questo territorio. Numerose le adesioni ricevute da parte di partiti e gruppi presenti in consiglio comunale di Verbania, ad eccezione delle Lega. La presenza dei Sindaci – meglio se con fascia tricolore – potrà sicuramente dare maggiore rilevanza alla protesta dei cittadini.
Certo, questa è l’ultima chiamata; se la protesta non fosse partecipata, con il nostro disinteresse sanciremmo la legittimità dell’Amministrazione regionale ad agire contro di noi. È indispensabile quindi non solo essere presenti, ma diffondere questo appello per sensibilizzare assolutamente tutti i cittadini del Verbano.