SANITA’ E OSPEDALE, LA CONFUSIONE AUMENTA

SANITA’ E OSPEDALE, LA CONFUSIONE AUMENTA

Alla domanda che poco tempo fa ci eravamo posti su cosa potrà portare il 2020 a proposito di assetto ospedaliero e sanità del Vco in genere,  giungono dai primi giorni del nuovo anno solo risposte implicite o esplicite che non fanno che aumentare incertezze e sconcerto.  La mancanza da parte della Regione di una qualsivoglia parvenza di piano di edilizia ospedaliera o di atti ufficiali che diano seguito alle pressapochistiche e superficiali dichiarazioni rese nell’ormai famoso incontro del Tecnoparco con cui si annunciava il nuovo ospedale unico in quel di Domodossola e il “de profundis” per il Castelli di Verbania, nonché il silenzio assoluto sulle richieste di ritiro di tali intenti accompagnate da migliaia di firme di cittadini e da delibere di consigli comunali di Cusio e Verbano, non rasserenano certo l’ambiente e aumentano anzi le preoccupazioni sul futuro di un comparto estremamente delicato che riguarda la salute di tutti i cittadini.    Tali circostanze sono ulteriormente aggravate dalle dichiarazioni più recenti del consigliere regionale del Vco Alberto Preioni in riferimento ai tempi di realizzazione del nuovo ospedale (una decina di anni mentre il sindaco di Domodossola dichiara cinque anni ….) e all’arrivo dei privati al Castelli.  Dalla stessa Bassa Ossola giungono dichiarazioni di sconcerto con la richiesta di un incontro urgente in Regione da parte dei sindaci Stefanetta, Monti e Cigala Fulgosi, che denunciano l’atteggiamento dell’amministrazione regionale che sembra voler avere come unico obiettivo quello di calciare la palla in tribuna per non doversi prendere la responsabilità di una scelta per il territorio.

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