SANITA’ TERRITORIALE: “CHE COSA STIAMO ASPETTANDO ANCORA ?”

SANITA’ TERRITORIALE: “CHE COSA STIAMO ASPETTANDO ANCORA ?”

Si sono scomodati in tre per venire ad incontrare i Sindaci del VCO. L’annuncio era di quelli forti. Si dava finalmente attuazione alla legge  8 novembre 2012 n. 189, conosciuta come legge “Balduzzi”, che stabiliva stringenti obblighi per medici e Regioni nella realizzazione della “sanità territoriale”, come presupposto al miglioramento dell’assistenza sanitaria. Il nostro Comitato che da anni si batte per questo tipo di organizzazione non poteva che essere soddisfatto.  

Così inizia un comunicato del Comitato Salute Vco, aggiungendo che questo è un progetto pilota seguito direttamente dal Ministero della salute, finanziato con fondi fuori bilancio, quindi le premesse per partire bene ci sono tutte.  Prosegue però esprimendo i ritardi che ora si stanno accumulando per procedere nella realizzazione del progetto:

Abbiamo aspettato che si costituisse il tavolo di discussione. Mentre il Verbano ha provveduto in tempi rapidi, abbiamo aspettato che i Sindaci dell’Ossola, qualche settimana fa, nominassero i loro rappresentanti. Abbiamo aspettato l’insediamento del nuovo Direttore Generale dell’ASL 14. Abbiamo anche aspettato invano la firma della nuova convenzione nazionale con i medici di famiglia. Cosa stiamo aspettando ancora?   Con questi “intoppi” sei mesi sono passati, siamo a luglio, tempo di vacanze. Aspettiamo l’autunno, con il rischio di non concludere nulla? Bel risultato!

Il Comitato Salute Vco esprime altresì preoccupazione a proposito della ossessione sulla sanità ospedaliera che viene impropriamente coinvolta quando di parla di sanità territoriale:

Non è vero che territorio e ospedali sono strettamente legati, è una forzatura interpretativa della Legge 189, propagandata da qualcuno che la legge forse non l’ha nemmeno letta. Qui si parla solo di collegamenti telematici con le aziende ospedaliere, dove sono custoditi i dati dei pazienti. Sull’utilità della cosa non servono spiegazioni. La legge si occupa invece  di disciplinare l’attività medica sul territorio, con lo scopo dichiarato di alleggerire i DEA degli ospedali quindi, semplificando il concetto, si ricorre all’ospedale solo e quando sul territorio non si riesce a risolvere un problema. L’attività ospedaliera prescinde dal territorio. Più chiaro di così!  Consigliamo perciò a questi signori, di fare un giro su Internet dove si possono trovare esempi virtuosi di sanità territoriale e dati che dimostrano l’impatto positivo avvenuto sui Dea degli ospedali di riferimento.

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