SCINTILLE ALL’INCONTRO TRA SINDACO E COMMERCIANTI SU ACETATI

SCINTILLE ALL’INCONTRO TRA SINDACO E COMMERCIANTI SU ACETATI

Atmosfera carica di tensione oggi pomeriggio al Centro eventi Il Maggiore dove il sindaco Silvia Marchionini con rappresentanti di Acetati ha convocato i commercianti e i loro enti di rappresentanza per un confronto sul masterplan che delinea le prospettive per l’ex sito industriale di Acetati.  L’illustrazione del progetto come opportunità da cogliere per il recupero alla città della vasta area con tutta una serie di impieghi in svariati settori da individuare nel corso del tempo e l’esclusione della ipotesi di creazione di un outlet commerciale non hanno affatto convinto gli operatori presenti, il cui timore resta quello di utilizzi prevalenti a scopi commerciali con ripercussioni dirompenti per il tessuto economico cittadino.  Il clima si è fatto acceso e alcune delle frasi ascoltate  rendono meglio di ogni commento quelle che sono le posizioni emerse dalla maggioranza degli intervenuti:

Non può essere Acetati a determinare il futuro della città e si deve respingere l’accettazione supina del progetto presentato.  

Se Acetati fallisce sono fatti suoi che non ci riguardano, dobbiamo pensare all’interesse della città che non è legato alle vicende della ex fabbrica. 

Il luogo è stato inutilizzato per tanti anni, meglio che resti ancora così in attesa di nuove prospettive piuttosto che aderire a un progetto vago e pericoloso di cui non emergono i contenuti per l’interesse generale e che appare dettato solo dall’esigenza di evitare il fallimento.

No ad un progetto confuso, campato per aria e dettato dall’urgenza. La città può aspettare prospettive e occasioni frutto di considerazioni discusse e condivise, quando si concretizzeranno proposte chiare si potrà procedere e gli interessati provvederanno alla bonifica necessaria.

Prevalgono insomma nella fase attuale e nei confronti delle proposte avanzate sostanziali timori e la convinzione che si ponga mano ad una operazione non dettata dai reali interessi della città.  Non sono mancati da più parti richiami ad una approfondita valutazione di impieghi legati all’attività turistica procedendo alle necessarie varianti del piano regolatore e anche la politica ha fatto esplicitamente capolino riscaldando ulteriormente l’atmosfera dopo un intervento dell’ex assessore Airoldi, rimbeccato dal sindaco e che ha lasciato la sala con accese proteste.

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