E’ sempre più grave il problema della carenza dei medici di base nel Vco e si susseguono gli interventi affinchè la Rappresentanza dei Sindaci dell’Asl Vco intervenga presso la Direzione e l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte per sollecitare interventi urgenti in materia. Infatti sono ormai migliaia in tutta la provincia i cittadini che non hanno più un medico di famiglia. L’ultima segnalazione in ordine di tempo su questo enorme problema giunge dal sindaco di Baveno Alessandro Monti, poichè la non disponibilità di medici a sostituire il dottor Frisardi, sta producendo nel comune conseguenze per molti pazienti, che devono recarsi fino alla sede della Casa della Salute a Pallanza, per di più con tempi di ricevimento anche di molti giorni. L’Asl è stata sollecitata più volte ad intervenire per trovare un medico, dando anche la disponibilità di spazi idonei per l’apertura di una sede ambulatoriale a Baveno.
NELLA FOTO Alessandro Monti
Il nuovo libro da scrivere è “Cristo si è fermato all’ASL di Verbania”. Credo che in Bangladesh la sanità sia migliore che nel VCO. Un medico si ammala gravemente o va in pensione? Nessun problema: rivolgiti all’ASL. Ok, cerco il numero di telefono ASL- Distretto di Verbania: non c’è o non è operativo. Allora prendo l’auto e vado direttamente lì: non esiste una reception. Cerco di orientarmi. Non te lo dicono ma intuisco che c’è da prendere un numero per un certo ufficio informazioni. Dopo la mia bella coda mi trovo di fronte una ragazzina con chissà quale contratto di lavoro. Non sa quasi nulla, come il coetaneo dell’ufficio di Stresa, cui mi recherò il giorno dopo inutilmente. La tipa ha però imparato il ritornello: in tutto il distretto non esistono medici disponibili. Sbianco. Rivendico il mio diritto costituzionale alle cure. La replica è che ci sono due operatrici non laureate che ricevono lì. Facessi il numero scritto sul foglio appeso alla porta della stanza n. 5. Ore 15: inizio a telefonare. Occupato. C’è un solo numero per 5.000 assistiti; tra un mese saranno 6.000 perché una dottoressa andrà in pensione. Potevano farsi un’assicurazione sanitaria. Ore 16: il telefono è libero ma non risponde nessuno. Capisco, l’addetta avrà pure il diritto di andare a fare la pipì. Riprovo. La trovo! C’è un posto libero tra un mese. Replico: mi serve soltanto una ricetta, sono un malato cronico! Niente da fare. Non te le fanno via mail. Chiedo: “Ma se sto male e non posso andare al lavoro, chi mi dà i giorni di malattia?” “Vai all’ASL, ma se non prenoti non è detto che ti ricevano”. Brunetta festeggia: fine dell’assenteismo negli uffici pubblici. Questa è la realtà della ricca provincia di Verbania. La morale è la seguente: non hai disponibilità economiche e hai superato i 60? Beh, allora puoi anche crepare, che anzi ci alleggerisci i costi sanitari e fai risparmiare l’INPS. Non pensavo di arrivare a 62 anni per vivere una situazione del genere. Chi dirige l’ASL di Verbania dovrebbe essere messo alla gogna, compresi tutti i responsabili regionali della Sanità, che adesso saranno al mare. Ma via, non siamo così negativi, abbiamo vinto la finale di pallavolo: Inno di Mameli!
Walter, non è solo verbania,credimi.Il bubbone sanitario soprattutto dei medici di famiglia è esploso ovunque ormai.L’Italia non è un paese per vecchi e neanche per giovani.