SI INAUGURA A INTRA IL “LARGO DON CLAUDIO MARIANI”

SI INAUGURA A INTRA IL “LARGO DON CLAUDIO MARIANI”

“Largo Don Claudio Mariani” è in nome che assume, su iniziativa della Famiglia Intresa da lui fondata, la piazzetta tra la basilica di San Vittore e il condominio sede dell’Ufficio Postale.  L’intitolazione allo storico parroco di San Vittore diventerà ufficiale domenica 9 settembre, quando sono in programma la messa alle 11.15 e la cerimonia inaugurale alle 16.  Ecco la motivazione con cui il consiglio comunale attribuì a Don Claudio Mariani la Benemerenza Città di Verbania:  A Don Claudio Mariani canonico della Chiesa di San Vittore quale testimonianza per l’impegno e l’opera svolta nella nostra città nei suoi cinquant’anni e più di servizio religioso.  Custode e studioso dell’antico archivio parrocchiale.  Profondo conoscitore della storia, particolarmente di quella locale, ha saputo far rivivere i documenti facendoli “raccontare” per trasmettere eventi fatti e personaggi del nostro passato e della nostra cultura. Uomo amante della sua terra, scrittore, storico appassionato, ricercatore, studioso stimato in tutto il Verbano.

Ecco come Emma Caretti Lomazzi, presidente della Famiglia Intrese, ricordò don Claudio in occasione della cerimonia con cui venne posta una targa sulla casa natale:  

Nacque in questa casa nella notte del 27 luglio 1921 durante un furioso temporale, al lume di candela, questo ricordava spesso. A questa casa rimase affezionato, ma, seguendo il consiglio di sua mamma seguì sempre il prevosto. Sua mamma diceva: Dove va il prevosto e gli altri preti, ti ve anca ti. Del resto, ormai anziano, nonostante il prevosto Leonardi lo invitasse a stare nell’appartamento in condominio, lo seguì in via de Lorenzi . Ricordava che da questa casa vedeva il Circolo e forse si vedeva bambino giocare nel prato con suo cugino Francesco.

Una persona gli suggerì l’idea che anche a Intra potesse esserci una Famiglia Intresa , l’accolse subito ed eccoci qui a distanza di 35 anni. La F. I. fu presto la sua seconda famiglia, in essa profuse tutte le sue energie.

Nell’art. 2 dello statuto scrisse: la F.I. persegue lo scopo di promuovere iniziative atte a incrementare l’interesse e a diffondere i valori della cultura e delle tradizioni intresi, in particolare di conservare l’uso del dialetto. Aveva un carattere deciso, venutogli senz’altro dalla nonna e dalla mamma, ma un carattere che sapeva mediare, che sapeva cogliere l’essenziale delle cose e lasciare perdere il contorno, il contingente. Non imponeva la sua idea, ma la spiegava ed era talmente chiaro e giusto quello che sosteneva che nel consiglio della Sua “Famiglia Intresa” non si poteva fare a meno di attuare quello che proponeva (qualche volta “obtorto collo”). Veniva interpellato essendo la memoria e la fonte storica del paese, ma quando le Sue notizie o i Suoi pareri non coincidevano con quello che si era deciso e si sperava che lui avallasse, lo si lasciava perdere (e questo succedeva spesso…) Quanto ha lottato per la conservazione e la ristrutturazione della tettoia!

La sua cultura, il suo amore per la storia della nostra terra li ha espressi scrivendo su “Verbanus” la rivista dei Verbanisti. Di Intra sapeva e conosceva tutto e tutti, diceva di essere entrato in quasi tutte le case di Intra

Questa lapide l’abbiamo voluta noi, perchè chi passa (è vero non è il lungo lago o la contrada dove tutti passano…) si ricordi che il canonico Mariani va annoverato fra gli studiosi e i cultori della nostra terra insieme al Müller e al De Lorenzi.

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