SI MOLTIPLICANO LE TRUFFE DEI RILEVATORI DEL GAS

SI MOLTIPLICANO LE TRUFFE DEI RILEVATORI DEL GAS

Alla pubblicazione di alcuni giorni fa del caso in cui un cittadino ha subito la truffa del rilevatore del gas, fanno seguito diverse segnalazioni di molti cittadini di vari comuni del Vco vittime della stessa truffa: esse giungono da Verbania, Domodossola, zona del Lago Maggiore tra Baveno e Arona. A Verbania l’ultima vittima è un anziano di Intra di 91 anni.  La dinamica è sempre identica, cioè un rilevatore gas venduto per la somma di 399 euro pagata mediante pos: e si tratta di uno strumento il cui valore commerciale ammonta a circa 24 euro.  Federconsumatori osserva che per alcuni è stato possibile intervenire tempestivamente trasmettendo la missiva di recesso entro 14 giorni previsti dal Codice del Consumo, mentre in altri casi fuori termine si sta optando per richiedere alla Società venditrice una riduzione del prezzo, considerata l’enorme differenza fra il reale valore di mercato del bene e il prezzo corrisposto dal consumatore. Fino ad oggi la Società venditrice ha risposto di rendersi disponibile a restituire le somme a seguito del recesso e si verificherà se i bonifici di restituzione saranno effettivamente eseguiti. Si ricorda ancora una volta che l’installazione del dispositivo per legge non è obbligatoria e che i venditori che propongono l’acquisto non sono tecnici delle società fornitrici di gas, per cui il consumatore ha il diritto di vietare loro l’ingresso all’interno della propria abitazione. Chiunque avesse necessità di esercitare il recesso o chiedere informazioni, può rivolgersi alla sede di Federconsumatori a Pallanza in Villa Olimpia  oppure telefonare al numero 351 8801054.

 

Nella foto un rilevatore del gas

 

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