SINDACO, OPPOSIZIONI E CITTADINI 1

SINDACO, OPPOSIZIONI E CITTADINI 1

Rileviamo con piacere che le considerazioni espresse ieri nel nostro articolo SINDACO, OPPOSIZIONI E CITTADINI suscitano subito reazioni da parte di lettori.  Pubblichiamo e pubblicheremo i commenti ricevuti poiché di tratta di argomenti importanti per la nostra città, esclusi come di consueto interventi anonimi, contenenti insulti, linguaggio triviale, violenza verbale: lo precisiamo subito per anticipare le eventuali proteste dell’autore di una lettera già ricevuta che non troverà spazio tra quelle pubblicate proprio per i motivi suddetti. Ecco  un primo commento:

Premetto che anch’io non ho mai avuto la tessera di nessun partito, anche se qualche militante di sezione mi accusa di parlare come un politico, cosa che prendo come un complimento, ovvio… Beh, considerata la recente esperienza del recente passato al governo locale da parte delle opposizioni di centro-destra, sarebbe proprio il caso di dire: da che pulpito vien la predica! Se poi vogliamo guardare all’intero ventaglio delle minoranze, non è un caso che ci siano 12 consiglieri distribuiti su 9 gruppi consiliari (la media di 1,33 mi fa pensare al famigerato gettone di presenza….). Che ci siano cose da correggere è vero, e ben fa l’opposizione a farle notare: prova ne è anche la dialettica, spesso con toni ruvidi, all’interno della maggioranza; ben altra cosa è speculare in modo capzioso. Per fortuna non sono pochi coloro che ascoltano la mente ed il cuore, e non solo la pancia.

 

Ed ecco l’intervento del consigliere comunale Renato Brignone del gruppo Sinistra & Ambiente:

Non c’è dubbio che a molti piaccia il “modello Marchionini”, ma la questione politica è: quanto ci costa e quali benefici ha?

facciamo degli esempi:
Beata Giovannina, spiaggia assegnata e funzionante, accattivante per diversi aspetti , ma il gestore paga (vado a memoria) 1500 € anno di affitto, quanti avrebbero potuto fare la stessa cosa facendo incassare alla collettività di più? perchè non si è fatta una gara a regole e progetto chiari? Sotto il profilo della trasparenza e della correttezza ci sono cose che non funzionano , va davvero bene che nel pubblico non si rispettino le regole? il messaggio politico qual è?

CEM, una struttura costosissima che ha avuto mille “esperti” (costosi) intorno, ma che continua a non funzionare (vedi milanesiana), che non è a norma per il rischio incendi (è infatti in deroga) e che ha altri vari problemi…un amministrazione seria chiederebbe conto alla catena di progetto e controllo, questa amministrazione no, preferisce lavorare sugli “articoli di giornale” che fanno fare bella figura.

Muller, caso davvero clamoroso, il CDA sfiducia il Presidente che non si dimette, il Consiglio Comunale impegna il sindaco politicamente ma il Sindaco se ne frega e di fatto sfiducia la sua maggioranza, e tutto prosegue come prima…

Bando periferie, Verbania si classivica quart’ultima , ciò significa che il progetto presentato era tra i peggiori, ma questo la politica non lo analizza e i soldi, se arriveranno, arriveranno tardi

…e potremmo continuare a lungo, con le dimissioni di assessori e di ruoli importanti nel partito del Sindaco, con il piano del traffico (che non c’è), il piano parcheggi (che non c’è) e gli assurdi 5’800’000 per un progetto pessimo per piazza mercato, il casino combinato con palazzo Pretorio o ancora la clamorosa questione di piazza San Vittore, dove malgrado il parere negativo di due dirigenti il Sindaco fa come cavolo vuole in mancanza di un evidente interesse pubblico.

Interessante a questo punto interrogarsi sul perchè Marchionini, malgrado ciò piaccia alla gente?! perchè è “social”, perchè tratta male la politica esattamente come farebbe il cittadino medio al bar…? Questo può funzionare nel breve periodo, ma non risolve nulla. Faccio un esempio banale:
Quando ero piccolo Piazza Ranzoni era un parcheggio, fu una politica illuminata che decise di pedonalizzare, non certo una politica che faceva “ciò che voleva le gggente”… ecco , Marchionini piace perchè fa quello che vuole la gente, solo che piace solo alla gente per cui fa le cose. Questo relega la politica in un angolo , dove lo spazio di analisi e progettazione non esiste, dove il progetto di lungo periodo, la “visione” è totalmente assente, in ciò è grandemente agevolata dalla debolezza della classe politica che la esprime e in ciò le “furbizie” di pochi hanno gioco facile.

Il periodo storico è difficile, la gente è stanca e piuttosto rassegnata, fagli vedere una spiaggia aperta o una struttura pubblica che lavora e ti diranno brava, pochi si fermano a pensare quanto ci è costata quella spiaggia o se quella struttura è DAVVERO in sicurezza…

Riflettere costa fatica, non è per tutti.

 

 

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