SONGA INNEGGIA AL FASCISMO. CHIESTE LE SUE DIMISSIONI DA PRESIDENTE DI ATC

Luigi Songa, neo presidente di Atc,  inneggia al fascismo con oggetti negli uffici nonchè con le sue dichiarazioni e scoppia la polemica. A suscitarla è proprio il suo ruolo di rappresentante delle Istituzioni. Il suo comportamento viene infatti giudicato incompatibile con l’incarico rivestito e tale da escluderlo dal perimetro delle istituzioni repubblicane e democratiche.  Le richieste di dimissioni si affiancano a sollecitazioni rivolte in tal senso al governatore Alberto Cirio essendo l’incarico ricoperto di diretta emanazione della Regione Piemonte.   Viviamo in un periodo difficile dove tutto è sdoganato, dove tutto si appiattisce a normalità. Noi siamo qui a ricordare che invece no, tutto questo non è normale: così afferma la segretaria provinciale del Pd Alice De Ambrogi, che assieme ai colleghi delle province di Novara, Biella, Vercelli ha diffuso il seguente comunicato perché ciò che è avvenuto va contrastato con forza e senza alcuna ambiguità.

Il nuovo Presidente di Atc Piemonte Nord nominato dalla Regione Piemonte, Luigi Songa (Fratelli d’Italia) ha ritenuto opportuno addobbare le sedi di Atc con oggetti inneggianti al fascismo e in un’intervista, non contento, rincara la dose con affermazioni gravi ed inaccettabili del tipo “Se mi danno del fascista non mi offendo”. Allo stesso modo dichiara di sentirsi “vicino ai ragazzi di Casa Pound, dei quali ho molta stima”. La misura è colma. Affermazioni di questo genere non sono accettabili da parte di chi ricopre una carica di nomina istituzionale in una Repubblica che si fonda su una Costituzione Antifascista. Cirio prenda atto della situazione e rimuova dall’incarico il presidente di Atc Piemonte Nord senza indugio in modo che nessuno possa mai accostare la Regione Piemonte, che lui rappresenta, a soggetti che dimostrano di non condividere i valori fondanti della cultura democratica.

Nelle foto Luigi Songa durante una visita alle case di Atc e Alice De Ambrogi