SOSPESO DALLA PROFESSIONE MEDICO CHE RILASCIAVA CERTIFICATI IRREGOLARI AD ANZIANI

SOSPESO DALLA PROFESSIONE MEDICO CHE RILASCIAVA CERTIFICATI IRREGOLARI AD ANZIANI

Nell’autunno del 2019 si era diffusa voce che presso un’autoscuola della provincia di Novara, venivano gestite irregolarmente le pratiche di rinnovo della patente di guida. In particolar modo, aveva fatto notizia nell’ambiente il caso di una persona di circa 80 anni che aveva ottenuto il rinnovo della patente di guida, nonostante fosse evidente la mancanza dei requisiti fisici. La Polizia Stradale di Domodossola avviava un’attività d’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara che non solo consentiva di riscontrare le vicende in esame, ma di risalire ad altri fatti analoghi, riconducibili sempre allo stesso medico certificatore. Le indagini, eseguite attraverso l’analisi di alcuni tabulati telefonici, l’acquisizione di documentazione presso l’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile e la raccolta di testimonianze dalle persone che avevano ottenuto il rinnovo della patente di guida, consentivano di far emergere un fenomeno  collaudato e molto particolare, con gravi risvolti  per la stessa sicurezza della circolazione stradale,  legato proprio al rinnovo delle patenti di guida  di persone  molto anziane, potenzialmente prive dei minimi requisiti, che riuscivano ad ottenere regolare certificazione senza nemmeno essere sottoposti a visita medica. L’attività investigativa consentiva di attribuire al medico certificatore circostanziate responsabilità in relazione al rilascio di 4 certificati per il rinnovo di altrettante patenti di guida. I reati ipotizzati a suo carico sono di falsità ideologica del pubblico ufficiale in atto pubblico continuata in concorso con altre persone. Sulla base di quanto emerso, su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini che, oltre a riconoscere l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza paventava anche il rischio concreto di recidiva, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Novara disponeva l’applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio della professione medica. L’uomo, infatti, già nel 2012 era stato condannato per fatti analoghi e, sempre per fatti analoghi ma in diverso procedimento penale già arrestato nel 2016 dalla Polizia Stradale di Vercelli, nell’ambito dell’Operazione “Password”. Il provvedimento cautelare veniva eseguito a cura della Polizia Stradale di Domodossola e di Verbania.

  1. Fuori il nome, basta omertà

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