SPORT E PASSEGGIATE IN ZONA ROSSA. INTERVISTA ALL’ASSESSORE RABAINI

SPORT E PASSEGGIATE IN ZONA ROSSA. INTERVISTA ALL’ASSESSORE RABAINI

Con il cambio di colore della Regione Piemonte e l’incremento di restrizioni previste dal passaggio a Zona Rossa, abbiamo incontrato l’assessore allo sport Patrich Rabaini. Gli abbiamo posto alcune domande per quanto concerne le nuove disposizioni in vigore da lunedì 15 marzo su argomenti di generale interesse:

E’ possibile effettuare un’attività sportiva al di fuori del proprio comune?

Per quanto riguarda ciclismo e corsa non agonistica, è consentito uscire dal comune se lo spostamento è funzionale all’attività sportiva. Ma attività motoria e attività sportiva sono due cose molto diverse: la prima si può effettuare esclusivamente in prossimità della propria abitazione allontanandosi di massimo 250 metri, al contrario l’attività sportiva si può effettuare spingendosi anche per un raggio più ampio dei confini comunali, in quanto chi pratica ad esempio ciclismo può effettuare anche 100 km in una sola uscita. Naturalmente le attività sportive (ma non quelle motorie) non prevedono per motivi tecnici l’utilizzo della mascherina, purché venga rispettato il distanziamento di sicurezza.

Fondamentalmente cosa cambia rispetto alla zona “arancione rinforzato” considerando soprattutto gli spostamenti nel comune di residenza? 

Durante la zona rossa, il cittadino non può lasciare la propria abitazione, se non per comprovate esigenze di salute, di lavoro e stato di necessità. Contrariamente al lockdown di metà dicembre, non si può fare visita a parenti e amici, come era stato concesso sotto il periodo natalizio: queste deroghe saranno concesse solo nei giorni di 3/4/5 aprile, in occasione della Pasqua.  Consiglio comunque personalmente di andare a visionare le FAQ sul sito del Ministero  (sito del Governo) dove sono riportate le spiegazioni dettagliate di ogni singolo caso. Usare sempre e comunque il buon senso, avere pazienza e rispettare in modo scrupoloso le regole, sono i punti cardine per arginare la pandemia, ma soprattutto per aiutare quelle attività che stanno soffrendo da più di un anno, come palestre, piscine, discoteche e via dicendo.

Matteo Calzaretta

Nella foto l’assessore Patrich Rabaini

 

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