STUDENTI CREATORI DI NUOVI GIOCHI GRAZIE AL PROGETTO CREOGAME

STUDENTI CREATORI DI NUOVI GIOCHI GRAZIE AL PROGETTO CREOGAME

Si è concluso il corso-laboratorio del progetto CreoGame per aiutare gli studenti del Vco al passaggio da giocatori di videogame a creatori di storie da giocare, su iniziativa dell’associazione Liberalis Institutio con Fondazione Comunitaria  Vco, Lions Club Verbano Borromeo e Kiwanis Club di Domodossola.  Sono state 9 le classi delle scuole del Verbano Cusio Ossola che hanno ideato e realizzato propri videogame (ora raggiungibili e giocabili dall’indirizzo creogame.it):   – 5A scuola primaria Bachelet di Verbania Trobaso   /   – 2C scuola media Ranzoni di Verbania Trobaso   /   – 3AS liceo scientifico Spezia di Domodossola   /   – 3 informatica IIS Cobianchi di Verbania   /   – 5A scuola primaria Bagnolini – Villaggio Villadossola   /   – 2A scuola media Rodari di Casale Corte Cerro   /   – 1C scuola media Rodari di Crusinallo   /   – 4/5 scuola primaria Innocenzo IX di Baceno, Ogni classe ha sviluppato una propria idea di videogame, partendo dall’individuazione dei personaggi e dell’ambientazione, procedendo a disegnare gli elementi del game e apprendendo come avviene la programmazione degli oggetti per renderli animati, attraverso il software Construct3.  Ha sorpreso la varietà dei temi trattati e la fantasia liberata e condivisa in gruppo.

Obiettivo era avvicinare gli studenti del territorio all’uso del linguaggio del videogame non solo come fruitori, ma anche come protagonisti Gli studenti sono così diventati creatori di narrazioni attraverso forme di intrattenimento (i videogiochi), scoprendo che possono diventare anche un modo per comunicare. In ogni classe, il corso-laboratorio ha visto 4 incontri, della durata di 3 ore condotti da Andrea Dallapina e Michele Scaciga per rendere gli allievi in grado
di creare videogame con al centro storie o racconti da loro ideati e, come spiega il presidente dell’associazione Bruno Ronchi, renderli consapevoli dei mezzi che usano per divertirsi, non con semplici lezioni teoriche, ma trasformandoli in protagonisti, in persone in grado di capirne i meccanismi e di produrre contenuti propri. La risposta ottenuta, dalla
partecipazione degli allievi all’apprezzamento da parte dei docenti, hanno confortato sul fatto che la strada intrapresa era quella corretta.

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