SUL MAGGIORE AVANTI DIVISI

SUL MAGGIORE AVANTI DIVISI

La settimana che si concluderà con l’inaugurazione del Maggiore, è iniziata a Palazzo Flaim con quattro ore di discussione sul nuovo Centro eventi nel consiglio comunale straordinario convocato su richiesta dei gruppi di minoranza.  Qualche fase accesa, anche tra gli stessi gruppi di minoranza, e a fine della seduta votazioni sui vari ordini del giorno che hanno confermato la netta divisione sull’argomento tra la maggioranza che sostiene il sindaco Marchionini e le opposizioni e l’impossibilità di giungere ad un documento condiviso.  Unico documento approvato (13 voti favorevoli, 6 contrari, un astenuto) quello presentato per il  Partito Democratico  da Lo Duca e Scalfi. Rilevato che l’opera deve inserirsi in una proposta culturale e urbanistica organica che torni a vantaggio della città,  si esprime la necessità di trovare soluzioni che consentano di dare sostenibilità al progetto attraverso il passaggio imprescindibile della creazione di una fondazione per la gestione che consenta di controllare proposte e attività convincenti.

Bocciato (18 voti contrari, 8 favorevoli, 5 astenuti) un ordine del giorno illustrato dal consigliere Colombo e che raccoglieva le adesioni delle minoranze ad eccezione di Minore-Immovilli-Chifu, con l’invito a elaborare un atto di indirizzo che coinvolga tutti nella programmazione e nella gestione sulla base di confronto e di collaborazione. Pure respinto (14 contrari, 9 favorevoli, 4 astenuti) l’emendamento presentato da Bava per la creazione di una commissione consultiva ad hoc non retribuita con rappresentanti dell’intero consiglio per coinvolgerlo in modo sistematico nella gestione dei problemi legati al Maggiore che anche dal punto di vista economico possono diventare una emergenza per la città.  Le minoranze hanno espresso profondo disappunto per il mancato accoglimento delle proposte formulate, giudicato un grave errore politico.

Bocciati infine l’ordine del giorno presentato dal consigliere Incerto (13 contrari, 3 favorevoli, 5 astenuti) per la creazione rapida della fondazione e l’acquisto dell’area demaniale su cui sorge il Maggiore e quello di Immovilli-Chifu-Minore (15 contrari, 3 favorevoli) per la creazione di una commissione d’indagine coordinata dalla prefettura che valuti la legittimità di atti e determine relativi al Maggiore.

Gli stessi consiglieri hanno rivolto una lunghissima serie di richieste di chiarimento su vari aspetti configuranti a loro avviso illegalità, confusioni, carenze, incapacità amministrativa e costi fuori controllo. Brignone ha denunciato il vuoto delle commissioni consiliari e le mancate risposte che si sono accumulate sulle scelte effettuate, nonché le spese clamorose.  Anche Campana ha lamentato la mancanza di spazi di confronto e decisioni prese senza alcuna condivisione, nei confronti della stessa maggioranza.  Sulla necessità nella attuale situazione di un comitato consultivo in cui siano rappresentate le mminoranze per poter discutere le scelte e dare un contributo di idee ha insistito Tigano.  Secondo Cristina sono stati compiuti errori di presunzione, c’è poca chiarezza sulla fondazione da istituire e non si riesce a dare alla struttura il rilievo e le potenzialità che deve avere.  Ferrari (che nelle votazioni finali si è smarcato dalla maggioranza) ha lamentato il tempo perso per risolvere il problema della gestione e ha sottolineato l’urgenza di dare vita alla fondazione.  In un breve intervento il sindaco Marchionini ha giudicato presuntuosa la richiesta di una commissione consultiva e ha ricordato che la Giunta ha messo in campo professionalità adeguate per affrontare la fase di avvio del Centro eventi.

 

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