
Dopo la notizia che il Verbania 1959 di fatto non esiste più, con la Figc che ha avviato il procedimento di decadenza dell’affiliazione per inattività, si è registrata la seguente dichiarazione di Luigi Pedretti:
In data 28/02/2018 la S.S.D. Verbania Calcio 1959 Srl, Matricola federale 917461, è stata definitivamente cancellata dagli elenchi federali come da Comunicato Ufficiale N. 13 della F.I.G.C.. Il Città di Verbania si è sempre considerato la continuazione del Verbania 1959, ma se ciò fosse vero, ma non è vero, dovremmo considerare cancellato anche lo stesso Città di Verbania. Invece non è così perché il Città di Verbania, già Interfarmaci, rappresenta solo sé stesso e non la continuazione calcistica verbanese. Questa cancellazione ha definitivamente smontato il castello di bugie messo in piedi da chi diceva di essere il “vero Verbania”. La Federazione ha cancellato questo “vero Verbania”, non sopravvissuto alla gestione di Enrico Montani. La tradizione sportiva del Verbania Calcio, iniziata nel 1945, viene continuata dall’A.S.D.C. Verbania, attualmente in Eccellenza.
Dopo la suddetta dichiarazione, riceviamo oggi dall’Asd Città di Verbania il seguente comunicato:
Il Città di Verbania è la società calcistica cittadina, cioè con sede a Verbania, attualmente di più alta categoria e questo è un fatto innegabile, oggettivo. Che la matricola del Verbania Calcio 1959, lo storico club biancocerchiato, sia stata cancellata è un fatto che dispiace a tutti e che segna la fine di una storia gloriosa.
Ci sentiamo in qualche modo testimoni ed eredi di quel patrimonio “morale” che il Verbania si lascia dietro. Lo siamo perché la nostra casa è da sempre Verbania e perché il nostro progetto calcistico è stato costruito dal basso, sul campo, con un notevole impegno e anche – fortunatamente – risultati, senza aiuti da parte di nessuno (istituzionali in primo luogo) e senza alchimie o facili scorciatoie come fusioni o estemporanei e ripetuti cambi di nome e trasferimento di sedi, anche da una provincia all’altra.
Quando a luglio annunciammo che avremmo raccolto l’eredità e i colori biancocerchiati siamo stati onesti e chiari nello spiegare che non avremmo potuto in alcun modo “salvare” il Verbania Calcio 1959 per diverse ragioni che sono note a tutti e che riguardano i problemi degli anni passati, ai quali siamo estranei. Ci lasciano stupiti le parole dell’ex presidente Pedretti che, lui sì, il Verbania avrebbe potuto salvarlo prima che fosse troppo tardi, ma che preferì puntare sul trasferimento della Virtus Cusio e sulla creazione di una società fac-simile del Verbania, ma solo nel nome e nella maglia. Siamo anche sorpresi dal tono e dall’animosità delle sue parole, che sono di tenore opposto a quelle spese in questi mesi da Giancarlo Pizzardi, con il quale è iniziato un percorso di distensione nei rapporti che non può che fare bene a tutti. Poiché Pizzardi ci risulta essere il presidente dell’Asdc Verbania, siamo convinti che i rapporti di cordialità che si sono instaurati in questi mesi potranno proseguire, nonostante questo attacco gratuito e incomprensibile del signor Pedretti. Il giudizio alla fine lo daranno comunque gli sportivi e i tifosi di calcio di Verbania.
Ci sentiamo in qualche modo testimoni ed eredi di quel patrimonio “morale” che il Verbania si lascia dietro. Lo siamo perché la nostra casa è da sempre Verbania e perché il nostro progetto calcistico è stato costruito dal basso, sul campo, con un notevole impegno e anche – fortunatamente – risultati, senza aiuti da parte di nessuno (istituzionali in primo luogo) e senza alchimie o facili scorciatoie come fusioni o estemporanei e ripetuti cambi di nome e trasferimento di sedi, anche da una provincia all’altra.
Quando a luglio annunciammo che avremmo raccolto l’eredità e i colori biancocerchiati siamo stati onesti e chiari nello spiegare che non avremmo potuto in alcun modo “salvare” il Verbania Calcio 1959 per diverse ragioni che sono note a tutti e che riguardano i problemi degli anni passati, ai quali siamo estranei. Ci lasciano stupiti le parole dell’ex presidente Pedretti che, lui sì, il Verbania avrebbe potuto salvarlo prima che fosse troppo tardi, ma che preferì puntare sul trasferimento della Virtus Cusio e sulla creazione di una società fac-simile del Verbania, ma solo nel nome e nella maglia. Siamo anche sorpresi dal tono e dall’animosità delle sue parole, che sono di tenore opposto a quelle spese in questi mesi da Giancarlo Pizzardi, con il quale è iniziato un percorso di distensione nei rapporti che non può che fare bene a tutti. Poiché Pizzardi ci risulta essere il presidente dell’Asdc Verbania, siamo convinti che i rapporti di cordialità che si sono instaurati in questi mesi potranno proseguire, nonostante questo attacco gratuito e incomprensibile del signor Pedretti. Il giudizio alla fine lo daranno comunque gli sportivi e i tifosi di calcio di Verbania.
Nella foto Luigi Pedretti
