MENSA SCOLASTICA: CHI CONTROLLA? è il titolo del seguente comunicato con cui il Movimento 5 Stelle formula sull’argomento le proprie proposte:
Il tema della ristorazione scolastica è un argomento importante e ,come noi, tutti i genitori dei bambini che vanno a mensa a scuola dovrebbero prenderselo a cuore : per nove mesi all’anno, su 14 pasti settimanali di un bambino, più del 30%, dipendono dalla mensa scolastica.
E’ un servizio che ha il suo costo, richiede un’elevata professionalità e un attenzione che “dovrebbe” mantenere alta la qualità dei cibi e del servizio da parte di chi cucina e somministra i pasti. Rilevante deve essere anche la parte di controllo di chi ne usufruisce, ancor più che, negli anni, tale gestione ha visto ditte esterne vincere bandi puntati anche sul ribasso, ribasso che non sempre è indice di convenienza, soprattutto sulla qualità.
Abbiamo cercato di capire come funziona e come può un genitore vigilare sul servizio, cosa fa l’amministrazione comunale e cosa la dirigenza scolastica.
Ne è emerso che vi è una gran confusione, i genitori non sono informati, l’amministrazione si attiva sui singoli casi ma non organicamente, che vi è un regolamento comunale apposito ma che non viene attuato e che è attiva una commissione mensa che raccoglie solamente di segnalazioni isolate e da contestualizzare. Questa situazione disorganizzata favorisce anche l’approccio meno costruttivo da parte del genitore che tende a criticare a priori la ristorazione scolastica, molte volte a ragione.
Con la nuova gestione, ad esempio, un problema fù il pane “troppo duro” o dell’acqua “non filtrata” e, sui singoli casi come questi, si sono attivati dei tavoli di discussione convocati dall’amministrazione comunale, sporadici e non organizzati.
Quasi la totalità dei genitori non sa che vi è un regolamento comunale apposito che prevede una commissione mensa e che sarebbe un ottimo strumento di controllo. Il condizionale però è d’obbligo date due forti criticità che ne annullano l’efficacia: il regolamento ha ben 20 anni, datato 1997 quando il sevizio era diverso ( deve esser rivisto e aggiornato), ma soprattutto, non viene applicato.
Il fatto che sia un “pò” attempato potrebbe non essere il problema primario, la vera criticità stà nella sua “non attuazione” che vede carente l’interazione tra scuola, genitori e comune.
Crediamo che il controllo periodico e costante del servizio, soprattutto da parte dei genitori di chi quotidianamente ne usufruisce, sia indispensabile, e andrebbe incontro ad una doppia esigenza: vigilare e conoscere.
Chiediamo quindi all’amministrazione:
-Di portare in commissione Istituzionale la revisione del regolamento in tempi brevi e di darne subito attuazione;
-Realizzare entro gennaio, e da riproporre ad inizio di ogni anno scolastico, un’informativa, una sorta di “vademecum del genitore”, dove vengono riportate tutte le informazioni utili, sui comitati dei genitori, il doposcuola, la commissione mensa e tutto quello che può interessare la vita scolastica del bambino;
-Avviare un’indagine statistica sull’apprezzamento del servizio di ristorazione scolastica su un centinaio di docenti appartenenti ai tre comprensori scolastici di Verbania. L’analisi può essere un ottimo punto di partenza per evidenziare alcune problematiche oggettive e proporre qualche suggerimento migliorativo, ma soprattutto coinvolgere gli interessati per collaborare fattivamente.
Da valutare anche il punto di vista educativo alimentare, oltre che da quello sociale, per cercare di ridurre gli scarti sempre numerosi e abbondanti dei cibi non consumati dai bambini, per non tralasciare quello economico… infatti la voce spesa “ristorazione scolastica” non è indifferente sul budget di una famiglia e, anche per questo, merita attenzione.
Ed ecco la risposta che giunge per l’amministrazione comunale dall’assessore all’istruzione Monica Abbiati:
Da molti anni il Comune di Verbania si sta impegnando per garantire il valore del servizio della mensa scolastica.
Le scelte fatte sono sempre state improntate a garantire la qualità dal punto di vista della scelta degli alimenti, che privilegia ove possibile il biologico e la stagionalità, e la varietà delle proposte.
Le procedure per l’affidamento della gestione della mensa conseguentemente non sono mai state predisposte per garantire un mero risparmio sui costi sostenuti dal comune ma per continuare a garantirne la qualità e a fare del momento del pasto un elemento fondante delle attività formative scolastiche. Il percorso di educazione avviato a scuola si completa e integra con le abitudini familiari.
A questo proposito all’inizio dell’anno scolastico è stato distribuito a tutte le famiglie il calendario-menù per permettere ai genitori di conoscere dettagliatamente in anticipo il pranzo che sarà consumato ogni giorno dai propri bambini. Diventa quindi importante il coinvolgimento dei genitori, sia dal punto di vista formale, tramite la commissione mensa, che da quello delle scelte quotidiane.
Non è vero che la commissione mensa si riunisce per segnalazioni isolate, ma piuttosto si è riunita su proposta dell’amministrazione per condividere assieme alcune scelte generali legate alla somministrazione dell’acqua, e per illustrare cambio di soggetto gestore.
La pratica di convocare riunioni periodiche, prevista dal regolamento, è andata nel tempo scemando per le difficoltà di ottenere una partecipazione adeguata da parte dei genitori, che a tutt’oggi ad esempio non hanno ancora individuato i loro rappresentanti per quest’anno scolastico.
La relazione degli uffici del comune con i soggetti preposti alla somministrazione e al controllo cibo è comunque quotidiana e ben organizzata. La sorveglianza sulla sicurezza alimentare è affidata ad una società specializzata che effettua sia ispezioni sulla qualità delle derrate che analisi sul prodotto finale.
Ci troviamo di fronte ad una realtà che è al centro dell’offerta del comune per le famiglie, e che da tempo sta affrontando il tema degli scarti alimentari e della sostenibilità.
Certamente è importante ottenere un maggiore coinvolgimento delle famiglie su questi temi, sfruttando in modo adeguato le possibilità offerte del regolamento comunale. Come tutti gli anni organizzeremo un evento di presentazione delle cucine comunali aperto a tutte le famiglie, per presentare e assaggiare dal vero le ricette proposte durante l’orario scolastico.
L’evento avrà luogo martedì 22 novembre alle ore 18 presso la cucina comunale centralizzata in Corso Cairoli n. 85; altre iniziative saranno avviate per la formazione dei docenti.
Il tema e’ per noi rilevante e quindi accogliamo certamente le proposte che possano garantire una maggiore condivisione e conoscenza da parte le famiglie e dei docenti, ma ci sentiamo di rassicurare circa l’organizzazione e l’efficacia del lavoro sin qui svolto.
Nella foto l’assessore Abbiati e il sindaco Marchionini.