Sull’ingresso del Municipio venne affisso l’identikit del presunto “corvo”.
Nei giorni in cui l’attenzione della politica locale si concentra sul susseguirsi di candidature a Sindaco, torna ad incombere l’ombra del “corvo” autore delle lettere anonime determinanti nella decisione di Marco Zacchera di lasciare l’incarico di Sindaco. L’ex primo cittadino le consegnò in Procura dopo averle definite di estrema gravità; hanno poi preso il via da parte dei Carabinieri del nucleo di Polizia giudiziaria del Tribunale le indagini su una vicenda i cui contorni restano ancora vaghi, in quanto non si conosce il contenuto delle lettere (ricatti? minacce?) ne’ di conseguenza il reato che esse potrebbero configurare. Avvolto dal mistero è anche il nome del loro autore: tante le illazioni ma nessuna certezza, dal disegno del presunto autore affisso alla porta del municipio alla perquisizione che ora emerge nell’ufficio di un ex Assessore. Lo stesso Zacchera torna a prendere la parola sulla vicenda, soprattutto per auspicare che su di essa si riesca a fare chiarezza prima che la campagna elettorale entri nel vivo, per evitare che essa sia inquinata da veleni e possa svolgersi con serenità. Un auspicio condivisibile per lasciare alle spalle questa brutta vicenda e liberare il campo dalle tante, troppe interpretazioni che di essa si danno.