Nei Giardini Botanici di Villa Taranto le terrazze all’apice delle fioriture sarebbero già di per sè uno spettacolo, tra colori e giochi d’acqua. Incorniciate dal resto del Giardino, che ha appena visto un intervento importante di restauro dell’area mediterranea, diventano imperdibili. L’area più calda dei Giardini ora, infatti, sfoggia una collezione di oleandri e ibiscus. A fare bella mostra di sé rimangono il mandorlo, il pistacchio, e le ginestra. E se l’omaggio a Mediterraneo è stato rivitalizzato, le salvie che accompagnano i camminamenti garantiscono un tuffo nel viola che riempie la vista. Le aiuole stanno pressoché tutte raggiungendo la loro espressione massima. Le lagerstroemia stanno fiorendo.
Se i visitatori vogliono però farsi un regalo, il suggerimento è di venire a godere della bellezza dei Giardini dalle 18 in poi, quando la luce della sera crea un’atmosfera unica. Questi sono gli ultimi giorni per godere del loto fiorito, grazie alle alte temperature le piante acquatiche tropicali iniziano a
regalare i primi fiori. La victoria sta aumentando ancora le dimensione delle foglie, già notevoli. Il lavoro dei giardinieri è senza sosta: Questo anche per via della scelta di utilizzare solo lotta naturale senza fitofarmaci, che complica le cose rispetto a parassiti e infestanti, una scelta in cui continuiamo a credere, spiega il responsabile botanico Fabrizio Butté. L’Ente Giardini Botanici di Villa Taranto, grazie alla visione del suo fondatore, il Capitano Neil Boyd Mc Eacharn, vanta il merito di aver portato per la prima volta in Italia 120 specie, tra cui la Davidia, pianta iconica dei Giardini e arrivata nel Belpaese per la prima volta qui nel 1935.
regalare i primi fiori. La victoria sta aumentando ancora le dimensione delle foglie, già notevoli. Il lavoro dei giardinieri è senza sosta: Questo anche per via della scelta di utilizzare solo lotta naturale senza fitofarmaci, che complica le cose rispetto a parassiti e infestanti, una scelta in cui continuiamo a credere, spiega il responsabile botanico Fabrizio Butté. L’Ente Giardini Botanici di Villa Taranto, grazie alla visione del suo fondatore, il Capitano Neil Boyd Mc Eacharn, vanta il merito di aver portato per la prima volta in Italia 120 specie, tra cui la Davidia, pianta iconica dei Giardini e arrivata nel Belpaese per la prima volta qui nel 1935.Intanto continuano gli appuntamenti Summer Garden dei Giardini di Villa Taranto:
VENERDÌ 1 AGOSTO SERATA LIRICA Tenore D.Colombo e pianoforte R.Olzer. Alle ore 18:30
DOMENICA 3 AGOSTO LA DOMENICA AI GIARDINI All’interno, Concerto di Gruppo Vocale e
Strumentale La Fortezza di Ghevio. Alle ore 16:30
MARTEDÌ 12 AGOSTO GLI ANGOLI NASCOSTI DEI GIARDINI Scoperti insieme al curatore Fabrizio Butté. Alle ore 19
MERCOLEDÌ 13 AGOSTO SE CI FOSSE UN UOMO Omaggio a Giorgio Gaber di Arcademia. Alle ore 19
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO GIARDINI SOTTO LE STELLE passeggiata e osservazione astronomica in
collaborazione con l’Osservatorio Astronomico Galileo Galilei. Alle ore 20:45
VENERDÌ 22 AGOSTO GIARDINI SOTTO LE STELLE passeggiata e osservazione astronomica in
collaborazione con l’Osservatorio Astronomico Galileo Galilei. Alle ore 20:45
Per informazioni turismo@villataranto.it



E, leggo dal sito di Villa Taranto: “Lunedì 28 luglio alle ore 18:30 si terrà la rappresentazione teatrale “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE” di William Shakespeare, iinteramente recitata, non è una lettura. La rappresentazione avverrà in 4-5 punti del parco, a una distanza di circa 5 minuti a piedi uno dall’altro. Teatro a stazioni perfetta per gli scenari naturali del parco e i suoi percorsi. In ogni punto verrà rappresentato un momento della commedia della durata di circa 15-20 minuti. Lo spettatore si sposterà da un punto all’altro seguendo l’ ordine cronologico della storia. Durante il percorso il gruppo di spettatori sarà accompagnato da un narratore che agevolerà la fruizione dei vari momenti. Regia R. Nazzaroli, aiuto Regia R. Aielli, Produzione Compagnia Teatro4 di Verbania.”
Questa rappresentazione evoca un altro “Sogno di una notte di mezza estate” shakespeariano: la costruzione di una replica in legno del Globe Theatre, proprio come quello che un tempo ospitò le opere immortali di William Shakespeare a Londra.
Si tratterebbe di un’opera d’arte in legno, destinata a sorgere nella radura della quercia a Villa San Remigio, una volta che i lavori di restauro saranno completati. Un teatro vivo, pulsante, con gli spettatori che circondano gli attori, richiamando così lo spirito dell’originale Globe Theatre di Southwark, demolito nel lontano 1644 e poi rinato a nuova vita nel 1997.
Immaginare il Globe a Verbania significa vederlo non tanto come un semplice edificio, ma come un vero e proprio portale nel tempo. Basterebbe, come quello di Londra, varcarne la soglia e trovarti immediatamente immerso in un’atmosfera senza tempo, con la struttura circolare in legno che si erge verso il cielo, il palco che si protende al centro, e le gallerie che si affacciano sull’arena.
Oltre il teatro, un centro culturale vibrante, capace di ospitare non solo rappresentazioni shakespeariane, ma anche concerti ed eventi che celebreranno l’arte e la cultura in tutte le sue forme.
Il Globe a Verbania diverrà un luogo dove la magia del palcoscenico si fonderà con la natura circostante, creando un’esperienza indimenticabile per chiunque abbia la fortuna di visitarlo. Sarà un altro sogno di mezza estate o un teatro in legno che diventerà un evento di punta a Verbania, trasformandola in una destinazione imperdibile per gli amanti della cultura e della bellezza?
https://www.shakespearesglobe.com
https://www.youtube.com/watch?v=f-IE__oYDvg