TORNA LO STRISCIONE “VERITA’ PER GIULIO REGENI”

TORNA LO STRISCIONE “VERITA’ PER GIULIO REGENI”

Verbania chiede ancora verità e giustizia per Giulio Regeni. Amnesty International con i volontari locali e il Comune con l’assessore Riccardo Brezza riappendono lo striscione VERITA’ PER GIULIO REGENI nella mattinata di mercoledì 23 dicembre sulla facciata di Palazzo Flaim, un gesto che assume un forte valore in questo momento.

Sono trascorsi quasi cinque anni dalla scomparsa e uccisione del giovane ricercatore friulano il cui corpo senza vita venne ritrovato alla periferia del Cairo il 3 febbraio 2016. Amnesty International è sempre stata al fianco della famiglia di Giulio, continuando a chiedere che sia fatta piena luce su quanto è successo in Egitto. In questi anni su centinaia di edifici pubblici, scuole, università, balconi di abitazioni private è stato affisso lo striscione “Verità per Giulio Regeni”, per dire che molti non si fermeranno finchè non ci sarà verità e giustizia per un giovane la cui morte conferma tragicamente che in Egitto e in troppi altri Paesi i diritti umani fondamentali sono violati.  In sede locale alla campagna “Verità per Giulio Regeni” hanno aderito il Comune, il Liceo Cavalieri e l’Istituto Cobianchi, con molti cittadini di Verbania e della zona. La partecipazione è stata rappresentata e resa evidente proprio dallo striscione appeso sulla facciata di Palazzo Flaim, edificio pubblico con forte valore simbolico e nel centro più visibile della città. Oltre allo striscione, l’attenzione alla Campagna è stata promossa dal Gruppo 096 di Verbania con le fiaccolate che il 25 gennaio, ricorrenza della scomparsa di Giulio, sono state organizzate sotto Palazzo Flaim e con l’incontro del 3 ottobre 2018 con Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty. Nell’agosto del 2019 lo striscione appeso a Palazzo Flaim era stato strappato dalla bufera estiva e poi restaurato e riappeso. Lo scorso 3 ottobre il vento fortissimo ha di nuovo strappato e rovinato del tutto il vecchio striscione. Ora il Comune di Verbania si è fatto carico di realizzare un nuovo striscione, che viene posizionato dov’era il precedente.
È importante che Verbania rinnovi la sua richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni – dichiara Brezza – ora che la magistratura italiana, che ha agito con competenza e coraggio nonostante gli ostacoli posti dall’Egitto, è arrivata a chiedere un processo per quattro persone ritenute tra i responsabili del sequestro, delle torture e della morte del giovane,                             Noi di Amnesty International – dichiara Camilla Ferraro, responsabile del Gruppo 096 di Verbania – siamo particolarmente contenti di questo sostegno da parte dell’amministrazione comunale. Anche in questo periodo di difficoltà causato dalla pandemia, la difesa dei diritti umani è un impegno necessario, perché ci sia un mondo più giusto e solidale. Con lo striscione per Giulio Regeni vogliamo denunciare il fatto che in Egitto i diritti umani continuano ad essere gravemente violati: lo dimostra anche il continuo prolungarsi della custodia cautelare per Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna che le autorità del Cairo accusano ingiustamente di reati politici e che è trattenuto, in condizioni sempre più preoccupanti, nel carcere di Tora.

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